11 Novembre 2022
È Francesco Zaffini di FdI il nuovo presidente della Commissione affari sociali e sanità. Umbro, 67 anni e nato a Spoleto, non è un neofita del ruolo dato che era stato membro della precedente Commissione Sanità del Senato anche nel corso della precedente legislatura. Zaffini laureatosi all'Università di Perugia, è stato anche dirigente bancario del Banco di Sicilia. Aderisce a Fratelli d'Italia nel 2013 e da lì comincia la sua avventura politica col partito di Giorgia Meloni, venendo eletto per la prima volta in Parlamento nel 2018. Zaffini ha commentato così il nuovo incarico: "Tra le priorità del nostro lavoro spiccano, senza dubbio il tema dell'integrazione socio sanitaria, i profondi quesiti aperti e le criticità del servizio sanitario nazionale emersi durante il Covid oltre che la vergogna nazionale rappresentata dalle morti sul lavoro, che ci pone ai livelli, con tutto rispetto, del terzo mondo".
Lo scorso aprile 2021, il neo presidente della Commissione sanità si mostrava molto aperturista sui vaccini e sul green pass: "Per la ripartenza dell'Italia il governo deve mostrare un cambio di passo e agire celermente sulle due direttrici della vaccinazione di massa e su quella del certificato verde digitale. Oggi non è il momento delle polemiche di errori ne sono stati fatti e i numeri sono incontrovertibili. Adesso bisogna lavorare per far ripartire l'Italia e l'immunizzazione di massa e il passaporto devono essere al centro dell'agenda del governo".
"Le Regioni hanno lavorato bene e sono nella condizione di raggiungere la quota di 500mila vaccinazioni giornaliere. A questo si aggiunga l'obiettivo del passaporto, nella sua totale riservatezza di dati, per consentire di avere una stagione turistica per risollevare le imprese e l'occupazione nell'imminente stagione estiva". "Non possiamo e non vogliamo credere che ragioni geopolitiche possano incidere negativamente sull'agenda del governo l'immunizzazione di massa è una campagna tempo dipendente dalla cui efficacia dipendono vite umane e vite economiche, non possiamo permetterci di perdere neanche un'ora".
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