Consenso per rapporti sessuali, Bernardini de Pace: "Legge assurda, come farà un uomo a dimostrare che la donna era d'accordo?" - VIDEO

Il dibattito sul consenso nei rapporti sessuali continua ad accendere il confronto pubblico. Ospite della trasmissione Realpolitik su Rete 4, l’avvocata Annamaria Bernardini de Pace ha espresso una posizione fortemente critica, definendo la normativa "una legge assurda".

Legge sul consenso per rapporti sessuali: c'è il rischio di piegare i fondamentali del diritto e invertire l’onere della prova

La legge sul consenso che sarebbe il frutto di un accordo bipartisan dicono tra la Meloni e la Schlein è una idea da praticare con grande prudenza e stavolta Salvini ha ragione da vendere. Il ragionamento è da dividere su due livelli: politico/culturale e politico/legislativo

Secondo Bernardini de Pace, il rischio sarebbe quello di creare una situazione di incertezza giuridica nella quale gli uomini potrebbero trovarsi impossibilitati a dimostrare di aver ottenuto un consenso chiaro e spontaneo. "Come farà un uomo a dimostrare che la donna era d’accordo?", ha domandato durante il dibattito, sottolineando come la sfera dell’intimità non possa essere ridotta a un atto burocratico o a una formalizzazione obbligata.

Consenso rapporti sessuali, i meme: da Boldrini che timbra dichiarazione accettazione amplesso a donna che dopo 12 minuti “non rinnova assenso”

n mezzo alle discussioni, ai commenti indignati e alle prese di posizione politiche, il popolo del web ha trovato un modo tutto suo per raccontare l’ultimo dibattito sull’ormai celebre “consenso scritto” per i rapporti sessuali

"Una donna può magari essere andata letto, esseri spogliata, essere stata un quarto d'ora a fare preliminari e quant'altro e poi dice 'No, non voglio più, me ne vado'. Come fa l'uomo a dimostrare che il consenso c'era, di fronte alla donna che davanti al pubblico ministero dirà che, dopo che hanno fatto, 'il consenso c'era prima ma dopo non c'era'", queste le parole di Bernardini de Pace in merito alla legge sul consenso.

Ddl stupro, Salvini boccia legge sul consenso: "Norma valida ma discrezionale, apre a vendette personali", Roccella: "Dubbi su onere della prova"

Intervenuti oggi il vicepremier Salvini e la ministra Roccella per chiarire il brusco dietrofront della Lega all'approvazione del ddl stupro di ieri in Senato: "Legge aperta a facili interpretazioni, rischia di sovraccaricare i tribunali"