14 Ottobre 2025
Oggi, papa Leone XIV ha visitato ufficialmente il Quirinale per la prima volta. Il presidente Sergio Mattarella e il pontefice si sono uniti per parlare di Gaza e per invocare la pace, ma anche una soluzione giusta: "L'unica via è la soluzione due popoli, due Stati".
Nel Salone delle Feste del Quirinale, la prima visita ufficiale di Papa Leone XIV ha assunto i toni solenni di un appello condiviso per la pace in Medio Oriente. Accolto dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il Pontefice ha dedicato gran parte del suo discorso alla tragedia di Gaza e al dramma umano che continua a sconvolgere la regione.
Mattarella, aprendo gli interventi, ha ribadito con forza che “il cessate il fuoco a Gaza deve essere solo l’inizio di un percorso duraturo verso la pace”, richiamando la necessità di rilanciare la “soluzione di uno Stato per ciascun popolo”, unica via – ha detto – “per garantire sicurezza e dignità tanto agli israeliani quanto ai palestinesi”. Il Presidente ha definito “inaccettabile” il livello di sofferenza inflitto alla popolazione civile di Gaza, parlando di una “reazione che ha superato i confini dell’umanità”.
Papa Leone XIV ha raccolto l’appello del Capo dello Stato, rilanciando la visione di una pace che non sia solo “assenza di guerra, ma costruzione di giustizia e cooperazione”. “Molte guerre devastano ancora il pianeta – ha ricordato il Pontefice – ma in ogni conflitto, compreso quello in Medio Oriente, la vera pace nasce dal rispetto della dignità di ciascun uomo e della vita in tutte le sue fasi”.
Il Papa ha poi espresso “profonda gratitudine” all’Italia per gli aiuti ai bambini di Gaza e per l’impegno nel sostegno ai migranti, definendoli “segni concreti di umanità che costruiscono ponti, non muri”.
Mattarella, in chiusura, ha ammonito che “la pace vera non può essere una parentesi tra due esplosioni”, mentre Leone XIV ha invitato i popoli a non lasciarsi “sedurre da modelli di dominio o vendetta”, ma a cercare “vie di riconciliazione che mettano al centro la persona umana”.
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