02 Luglio 2025
Italo Bocchino la spara, e in diretta a In Onda su La7 propone addirittura di candidare Meloni al premio Nobel per l'Economia. Il direttore editoriale del Secolo d'Italia prende in esame gli ultimi dati dell'Istat, che "vanno letti bene. Io leggo dei dati molto positivi: c’è scritto che la disponibilità economica delle famiglie è aumentata dell’1,8% e che il potere d’acquisto delle famiglie italiane è aumentato dello 0,9%. E questo – continua – è stato dovuto alle scelte del governo Meloni: stabilizzazione del cuneo fiscale, aumento dell’occupazione con gli sgravi, il rinnovo di contratti collettivi che erano stati abbandonati da tantissimi anni".
Bocchino poi passa all'inflazione: "Voi l’avete presentato come un dato negativo mentre è un dato positivissimo. Vi ricordo che quando la Meloni è diventata premier e Draghi le consegnò la campanella, l'inflazione era all'11,7% rispetto all'anno precedente", mentre le stime di quest'anno vedono un +1,7% rispetto al 2024. "Io direi che potremmo anche candidare la Meloni al premio Nobel per l’economia", è la chiusura di Bocchino. Tuttavia dimentica due cose: che il deficit è salito al 9% del Pil nel primo trimestre 2025 e che il debito pubblico ha raggiunto il record storico superando i 3.063 miliardi di euro ad aprile. Inoltre, la spesa familiare è aumentata di 622 euro in sei mesi.
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