16 Aprile 2024
Giuseppe Conte nella giornata di ieri è stato a Messina, per protestare contro la costruzione del ponte sullo Stretto. O meglio, per raccogliere "raccogliere testimonianze", come ha detto lui. "Abbiamo raccolto testimonianze in Calabria e qui adesso in Sicilia di coloro che si lamentano per questa infrastruttura che concepita in questi termini non ha nessuna utilità pubblica. Dobbiamo lavorare per realizzare infrastrutture che servono sia alla Sicilia che alla Calabria".
"È una follia - ha aggiunto - togliere dai fondi Fsc della Sicilia un miliardo e 300 milioni di euro che servono per realizzare l’autostrada Siracusa-Gela, che attende di essere completata da una vita, per essere versati insieme a tanti altri per un’opera che non sappiamo neppure se verrà mai realizzata. I tecnici e gli esperti - ha ribadito Conte - ci segnalano grandi criticità ingegneristiche ambientali e per il trasporto. Non prendiamo in giro i nostri concittadini siciliani e calabresi e gli altri italiani, se vogliano fare le cose per bene realizziamo le infrastrutture viarie che servono in Sicilia e in Calabria. Parlando della Sicilia realizziamo impianti idrici che servono in questo momento perché la Sicilia è senz'acqua, questi sono gli investimenti che davvero servono".
Non va però dimenticato come nel 2020, quando Conte era il premier del governo giallorosso, parlava addirittura di creare un "tunnel sottomarino per lo Stretto di Messina". Insomma, di infrastrutture in quella zona se ne è parlato, nonostante ci siano altre opere da realizzare, e fu lo stesso ex premier a farlo. "Sullo Stretto dobbiamo pensare, quando si riveleranno le condizioni, a un capolavoro di ingegneria. Un ponte anche sottomarino, ci stavo pensando.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia