27 Giugno 2023
Galeazzo Bignami, Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, a margine dell'evento The Urban Mobility Council, ha dichiarato a Il Giornale d'Italia:
"Intanto è chiaro che la partecipazione a questi convegni è funzionale ad accedere a un quadro di conoscenza e di consapevolezza rispetto alle tematiche molte estese che oggi verranno affrontate, parliamo evidentemente dell'applicabilità della transizione green, anche alla vicende riguardanti la mobilità, la sostenibilità delle rete dell'infrastrutturazione, anche all'accesso dei dati che inevitabilmente tutto ciò suscita e che per noi costituiscono un presidio di riservatezza che pone al centro l'individuo e la persona e questo non è derogabile.
Noi riteniamo che la transizione green debba essere un'opportunità e non una condanna e che, conseguentemente, si debba accogliere questa opportunità e non subirla come un'applicazione verticistica calata dall'alto senza una responsabilità di quello che può essere il settore di mercato, ma soprattutto la sostenibilità economica e sociale. Questi secondi aspetti ci pare che oggi siano marginali rispetto alla propugnata idea di una transizione ecologica che magari oggi è ancora un po' prematura a fermare come fattibile.
In realtà siamo nei tempi, perché la commissione d'inchiesta Covid è una commissione d'inchiesta parlamentare, conseguentemente deve essere approvata sia dalla Camera, cosa che verrà mercoledì, che dal Senato successivamente all'iter. È una legge, quella che viene istituita, all'esito della quale la commissione potrà partire. Avremmo potuto fare un processo più snello, istituendo una commissione o alla Camera o al Senato sarebbe stato meno efficace, meno performante e meno anche, forse funzionale a quelle esigenze di verità che noi riteniamo si debbano restituire a tutti gli italiani, anche se siamo consapevoli che non tutti tra qualcuno dei palazzi sarà contento di ciò.
Chi dovrebbe presiederla? Questo è un tema che purtroppo attiene, non purtroppo, per fortuna attiene alle dinamiche parlamentari e purtroppo non sono la persona adeguata per rispondere, perché stando sul lato governo sarebbe un'ingerenza su prerogative che non ci appartengono.
Questione reazioni avverse ai vaccini, lei dice che l'opinione pubblica è spaccata, io credo che nel momento in cui ci sia accessibilità e visibilità di tutti i dati, tutti si possano fare un'opinione, non va creato un clima di pro e contro, però senza un'accessibilità e una visione completa dei dati diventa difficile poter si formare un'opinione convinta e che non vorremmo che qualcuno fosse pro-vax o no-vax in maniera pregiudiziale. Per prima cosa, quindi, la precondizione è la possibilità di conoscere i dati confidando che siano stati raccolti, saremo sorpresi se qualcuno non lo ha fatto.
C'è una chiarezza attuale, c'è una chiarezza che noi intendiamo realizzare.
Attualmente credo che ci siano degli elementi, si leggono sulla stampa, si sentono anche le trasmissioni assolutamente positive in termini di accessibilità dei dati come quelle di Mario Giordano, di Fuori dal Coro che dicono che forse non c'è stata piena trasparenza.
C'è una decisione, la 1082 del Parlamento Europeo, che dice che in materia di sanità pubblica il decisore politico deve condividere tutti i dati, perché i processi che riguardano la sanità pubblica non possono subire infingimenti in ordine alla trasparenza. Noi vogliamo questo. Una volta che i dati si avranno, ognuno si potrà fare la sua opinione. Ricordiamo che la commissione d'inchiesta non è funzionale ad accertare responsabilità giudiziarie o penali. È funzionale ad accertare la verità dei fatti. Siamo sicuri che questo in Italia sia stato fatto?"
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