30 Settembre 2022
Era il 2014 e Giorgia Meloni interveniva così alla Camera dei Deputati, scagliandosi contro il Governo e contro l'Occidente: "Noi siamo sconcertati dalla leggerezza con cui il nostro governo sembra affrontare la questione dei nostri rapporti economici e geopolitici con la Russia e delle ripercussioni che le sanzioni a Mosca e le conseguenti contro-sanzioni russe possono avere per l'economia italiana". Il riferimento era alla guerra in Crimea. "Con il perdurare di questa crisi ci saranno molti altri settori coinvolti (tessile, abbigliamento, lusso, turismo) e tante altre perdite. E tutto questo è niente a fronte di quello che accadrebbe se la Russia decidesse di interromperci le forniture di gas. Le bollette aumenteranno per colpa delle sanzioni". E ancora: "Stiamo rischiando tutto questo per sostenere la politica dell'Unione europea? Certo non stiamo difendendo il nostro interesse nazionale. Non ha alcun senso forza l'ingresso dell'Ucraina e nella Nato perchè noi abbiamo bisogno della Federazione Russa".
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