21 Settembre 2022
Proprio il giorno dopo in cui Giorgia Meloni rinnega le sue simpatie fasciste, il fratello du un suo vecchio compagno di partito dal nome inconfondibile, Romano La Russa, fratello dell'ex ministro Ignazio, da poco nominato assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia è stato salutato con il 'presente' e il saluto romano. Soltanto che il capogruppo del Pd in Lombardia, Fabio Pizzul, ha chiesto al ministro Ignazio La Russa "di dissociarsi pubblicamente", ma va sottolineato che già lo stesso ex ministro, fu "beccato" in occasioni in cui c'erano molti simpatizzanti e nostalgici del fascio e lo stesso Crozza, parlando di Giorgia Meloni, ha ironizzato proprio sul gruppo di nostalgici, citando lo stesso Ignazio La Russa colpevole almeno di essere "presente".
Romano La Russa ha dichiarato invece che non si trattava di saluto romano, ma del rito del presente.
"Si tratta - spiega Pizzul - di un rito di chiara matrice neofascista" e un "fatto molto grave, non degno di un'istituzione democratica come la Regione Lombardia" e, nel caso l'assessore non ne prendesse le distanze, "ci attendiamo che sia il presidente Fontana a censurare il gesto del suo assessore, senza costringerci a depositare in Consiglio una mozione di censura contro La Russa". "I cittadini sono stufi della politica delle baruffe, degli slogan e, come in questo caso, delle patetiche nostalgie fasciste" ha aggiunto il consigliere di Azione Niccolò Carretta.
Nicola Di Marco, capogruppo del Movimento 5 Stelle, chiede invece l'intervento di Giorgia Meloni, che parla di un gesto "inaccettabile". "Giorgia Meloni e Fratelli d'Italia - ha concluso - hanno il dovere di intervenire immediatamente, dal momento che La Russa oggi rappresenta la Giunta regionale e di conseguenza la Lombardia". "Chi vuol confondere il rito del presente con il saluto fascista ignora una tradizione militare che vige da secoli" si difende la Russa, che per Fratelli d'Italia Milano "nel video invita tutti a non fare il saluto romano".
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