29 Aprile 2025
La testimonianza di 2 ragazzi presenti alla sparatoria avvenuta a Monreale nella notte tra sabato 26 e domenica 27 aprile. La rissa è scoppiata tra 2 gruppi di giovani, uno proveniente dallo Zen di Palermo e l’altro composto da ragazzi locali, è degenerata in una sparatoria che ha causato la morte di tre giovani: Salvatore Turdo (23 anni), Andrea Miceli (26 anni) e Massimo Pirozzo (26 anni). Altri 2 passanti, un ragazzo di 16 anni e un uomo di 33, sono rimasti feriti.
Uno dei testimoni in un audio: “Allora, la discussione fu che io e Totò ni stavamu pigghiannu malu picchì chisti avevano turchiatu u muturi ‘i Salvo, capito? E ni stavamu spustannu tra un motore e l’altro per andare al motore di Salvo. Arriva chistu che mi taglia la strada fuotti, cu ‘u muturi, tipo a pigghiarmi in chinu. E Totò, sangu miu era puru testa cavura, ci dice ‘Ma chi minchia fai? Compà va araciu ca ci su i picciriddi ca!’ E chiddu ci rice ‘Ma picchi, tu cu minchia si?’ ‘Comu cu minchia sugnu? Mi sta pigghiannu ‘i pettu pi dire niente?’ ‘Apposto, anzi ca v’ha dari una calmata’. Arriva ‘a banda e lo accerchiano chi caschi ‘ni manu, scinnunu ru muture e dicono ‘Che cosa avete?’ ‘Apposto picciotti, ci stiamo divertendo tutti’. Arriva suo cugino Andrea e dice ‘Che è? Apposto ci stiamo divertendo tutti, addumannu scusa io, ni stiamo addivittennu’. Minchia ‘u tempu che c’addumanna scusa ci cafudda un colpo ‘i casco in frima. C’issi ‘Sangu, accussì raggiunate vu’attri? A tradimento? Mentre chiddu era girato a parlare cu l’avutru?’ E picciotti dopo paittì tutt’a sciarra. Abbuscaru, picchì abbuscaru fuotti. Picciotti, a maggior parte erano tutti aperti. Cu è ca sa salvò erano sulu luru ‘ca c’avevano i caschi misi, ma ‘nta facci erano pure aperti. Un si tenne a caricata e niscieru i ferri”.
Un altro amico di Salvatore: “Tu u capisti ca m’ammazzaru iddu ravanzi? Comu poteru pigghiare a iddu potevano pigghiare puru a mia. Salvo mi muriu ‘ne manu. Picciotti, Salvo mi muriu ‘ne manu, me cariu ‘ne manu. Arristavu scioccato. ‘Du picciotto ci sparò ‘nu coddu mentre andava. Iu un sapiva chi fare”.
“Allora, la discussione fu che io e Totò ci stavamo innervosendo perché questi avevano toccato il motorino di Salvo, capito? E ci stavamo spostando da un motorino all’altro per andare a quello di Salvo. Arriva questo qui e mi taglia la strada di proposito, con il motorino, come per prendermi in pieno. E Totò, che era sangue del mio sangue ma anche una testa calda, gli dice: ‘Ma che minchia fai? Vai piano che ci sono i bambini qua!’ E quello gli risponde: ‘E tu chi minchia sei?’ ‘Come chi sono? Mi sta venendo addosso e dovrei stare zitto?’ ‘Va bene, ma vedi di calmarti.’ Arriva la banda e lo circondano con i caschi in mano, scendono dal motorino e dicono: ‘Che problema c’è?’ ‘Va tutto bene ragazzi, ci stiamo solo divertendo.’ Arriva suo cugino Andrea e dice: ‘Che succede? Tranquilli, ci stiamo solo divertendo, chiedo scusa io, ci stiamo divertendo.’ Appena finisce di chiedere scusa, gli tirano un colpo di casco in fronte. E lui dice: ‘Ah, così ragionate voi? Di sorpresa? Mentre stava parlando con l’altro?’ E ragazzi, poi è scoppiata tutta la rissa. Le hanno prese, perché le hanno prese di brutto. Ragazzi, la maggior parte erano tutti pieni di ferite. Chi si è salvato era solo chi aveva il casco addosso, ma pure in faccia erano tutti segnati. Non si sono trattenuti e sono spuntati fuori le pistole”, racconta il primo ragazzo.
L'altro ragazzo: “Tu l’hai capito che hanno ucciso lui al posto mio? Come hanno potuto prendere lui potevano benissimo prendere anche me. Salvo mi è morto tra le mani. Ragazzi, Salvo mi è morto tra le mani, mi è crollato addosso. Sono rimasto scioccato. Quel ragazzo gli ha sparato un colpo mentre stava andando via. Io non sapevo cosa fare”.
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