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Galatina (Lecce), 15enne tunisino disabile al 100% picchiato da babygang di 15-17enni salentini alla stazione ferroviaria - VIDEO CHOC

La procura ha individuati tutti i membri della gang, minorenni; la madre della vittima: "Voglio che il video rimanga pubblico per sensibilizzare sui fatti"

18 Aprile 2025

Un 15enne disabile e invalido al 100% è stato picchiato da una babygang di minorenni (tra i 15 e 17 anni) alla stazione ferroviaria di Galatina, in provincia di Lecce nella serata di mercoledì 16 aprile. Le riprese sembrerebbero fatte da una ragazza, tra le ipotesi degli inquirenti una fidanzata degli aggressori, in cui si può ascoltare un accento marcatamente leccese che avverte: "Dentro ci sono le telecamere". Nel frattempo gli assalitori si erano trasferiti all'interno della stazione dove è avvenuto il pestaggio ai danni del 15enne diabetico di origini tunisine. Nel video si possono vedere 4 ragazzi che prima lo prendono a pugni mentre lui è seduto su una panchina, dopodiché la vittima cade a terra e lì continuano a picchiarlo con calci. Il tutto avviene sotto lo sguardo di un numero imprecisato di persone, probabilmente membri della stessa gang, seduti alla panchina di fronte, che osservano la scena senza fare nulla. Il video era stato postato sui social e successivamente rimosso, ma prontamente acquisito dalla polizia che ha indagato sui fatti ed ha individuato 9 aggressori totali, a seguito delle investigazioni coordinate dalla procuratrice capo Simona Filoni.

Il ragazzo non aveva comunicato i fatti in famiglia, ma la madre si era accorta dei segni del pestaggio e dopo aver chiesto spiegazioni e ottenuto in cambio il video realizzato dalla babygang, ha portato nella mattina di giovedì 17 aprile il figlio immediatamente in ospedale. Il 15enne è stato dimesso nel pomeriggio del 18 aprile con una prognosi di 25 giorni. La madre del disabile brutalmente pestato ha dichiarato: "Ho cercato la madre di uno di loro, mi ha cacciato" e ancora. "Loro [i membri della babygang] hanno cancellato il video, ma io voglio che sia pubblico. Voglio sensibilizzare gli altri su quello che è successo".

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