27 Marzo 2025
Songhua Z, il 42enne cinese rimasto ferito al volto e al collo da 2 colpi di pistola durante la sparatoria di ieri in zona Garibaldi, sarebbe stato aggredito da 2 uomini cinesi per una questione di soldi. L’ipotesi è quella di un regolamento di conti per debiti e affari irregolari.
Lo hanno aspettato nel buio, pronti a colpire. Era quasi mezzanotte quando Songhua Z, imprenditore cinese di 42 anni, stava rientrando a casa in via Marsala, nel cuore di Milano. Due uomini vestiti di scuro, con un cappellino in testa, lo hanno atteso davanti al civico 11. Quando si è avvicinato al portone, uno di loro lo ha afferrato per il collo da dietro, tentando di immobilizzarlo. Ma la vittima ha reagito, scatenando una violenta colluttazione sull’asfalto.
Nella lotta, Songhua Z è caduto, riuscendo poi a rialzarsi e tentare la fuga verso corso Garibaldi. È in quel momento che gli aggressori hanno estratto un’arma e sparato almeno due volte. I colpi lo hanno raggiunto di striscio alla tempia e al collo. Ferite che sarebbero potute essere mortali, se solo i proiettili avessero deviato di pochi millimetri. Gli inquirenti ritengono che si sia trattato di un atto intimidatorio, ma solo per un caso non si è trasformato in un omicidio.
La squadra Mobile di Milano, guidata da Alfonso Iadevaia, ha avviato una caccia ai due uomini, ombre nel buio della notte. Le telecamere di sicurezza presenti nella zona – tra corso Garibaldi, via Solferino e via Milazzo – potrebbero rivelarsi decisive per dare un volto e un nome agli aggressori. Gli investigatori sperano anche nell’aiuto di qualche testimone, sebbene in pochi abbiano fatto caso agli spari, confusi tra i rumori della movida e i fuochi d’artificio sparati spesso nei dintorni dei locali notturni.
Dopo l’agguato, Songhua Z, sotto shock e ferito, è riuscito a trovare rifugio nel locale "Chinese Box" di corso Garibaldi 104. Aveva ancora con sé la "doggy bag" con gli avanzi della cena consumata poco prima con un amico. È qui che gli agenti delle volanti lo hanno trovato e soccorso, mentre il sangue gli colava dal volto.
Trasportato d’urgenza al Niguarda in codice rosso, il 42enne non ha mai perso conoscenza. I medici hanno estratto due ogive, forse calibro 9, che si erano fermate appena sotto la pelle, evitando danni più gravi. In via Marsala è stato rinvenuto un solo bossolo, ma si ritiene che i colpi esplosi siano stati almeno due.
Songhua Z, residente a Moncalieri (Torino), è un imprenditore con alle spalle più di un’attività. È intestatario di due società: una ditta individuale fondata nel 2019 e una seconda di cui detiene il 55%, in collaborazione con imprenditori italiani. Inoltre, ha riferito alla polizia di aver lavorato recentemente per un’altra azienda nel Varesotto, attualmente sotto indagine da parte della Guardia di Finanza per presunte irregolarità economiche.
È proprio su questo fronte che si stanno concentrando le indagini: la pista più accreditata è quella di un regolamento di conti legato a debiti o affari illeciti. Gli inquirenti vogliono capire se Songhua Z avesse ricevuto minacce nei giorni precedenti e se dietro l’agguato vi siano motivazioni legate a contrasti finanziari.
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