08 Aprile 2024
Il racket del borseggio miete altre vittime. Nelle ultime ore sui social sta girando il video di un nuovo pestaggio nella metropolitana di Roma, questa volta nella stazione Spagna, compiuto da uomini provenienti dal campo rom ai danni di due borseggiatrici dello stesso campo rom, dopo l'aggressione di venerdì scorso registrata all'interno di un vagone della metropolitana fermo a Termini ai danni di una borseggiatrice incinta all'ottavo mese, Maria Secic, che è stata costretta a partorire d'urgenza in ospedale dopo il pestaggio subito e per fortuna il bimbo nato sta bene. Anche in questo video, dalle immagini sfocate diffuse da Welcome To Favelas, si notano alcuni uomini picchiare due donne. L'ipotesi al vaglio degli inquirenti è che, anche in questo caso così come nell'episodio di Maria Secic, le borseggiatrici siano state punite per non aver compiuto bene il loro dovere, guadagnando poco dai furti ai danni dei passeggeri o perché possono essersi messe in proprio decidendo di tenere per sé i soldi rubati o ancora, come ipotizza qualcuno sul web, perché si siano pentite ed abbiano deciso di non rubare più.
Qualunque sia la natura dei pestaggi che si sono verificati nelle stazioni della metropolitana della capitale, una dura condanna è arrivata oggi dalla premier Giorgia Meloni, che ha spiegato che "l'ennesimo episodio inaccettabile che dimostra l'importanza di contrastare con determinazione il borseggio e l'accattonaggio forzato, fenomeni che colpiscono non solo le vittime dirette, ma anche coloro che, in alcuni casi, sono costretti a praticarli". La presidente del Consiglio ha aggiunto che "il governo ha avuto il coraggio di intervenire su questo fenomeno, sul quale altri hanno chiuso gli occhi, con le misure anti borseggio contenute nel Pacchetto Sicurezza, attualmente al vaglio del Parlamento". "Continueremo a implementare questo lavoro - ha concluso la Meloni - per fermare il racket del borseggio e proteggere la sicurezza di tutti i cittadini, specialmente nelle stazioni, nelle metropolitane e in tutte le zone sensibili della nostra nazione".
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