31 Agosto 2023
Spuntano nuove immagini sullo stupro di Palermo ai danni di una 19enne andato in scena la notte del 7 luglio. Sono tre le nuove foto presenti nel fascicolo dell'inchiesta sulla violenza, ora accessibili. Delle immagini che racchiudono la sequenza di quanto accaduto più di un mese e mezzo fa. L'incontro alla Vucciria di Palermo dopo che Angelo Flores, amico della vittima, che vive nel suo stesso quartiere, contattava quest'ultima il giorno prima per trascorrere insieme la serata. La giovane consumerà alcol in un locale. Dalle foto si vede un chiosco abusivo dove avrebbe preso uno shottino dopo l'altro e sarebbe stata "costretta a fumare", secondo il suo racconto. Sono passati 47 minuti dalla mezzanotte ed il primo fotogramma è stato estrapolato dai carabinieri della compagnia di piazza Verdi da una telecamera di video sorveglianza.
Gli 8 ragazzi, vittima compresa, si incammineranno verso il Foro Italico, dove nei pressi di un cantiere abbandonato si svolgerà la violenza.
Nuove immagini che emergono, nuove immagini che raccontano meglio com'è andata quella serata. Come si vede nella prima foto, i sette ragazzi del branco, sono in compagnia della vittima, alla Vucciria dove si svolge la movida. È qui che inizia tutto ed è qui dove dopo essersi ubriacata, la 19enne verrà portata nel luogo dello stupro, presa sotto braccio e costretta a subire gli abusi sessuali dei sette, compreso all'epoca un minore.
Di quella notte la vittima racconterà: "Due di loro mi hanno preso sottobraccio. Mi hanno fatto camminare dai Quattro Canti a scendere verso il mare. Ero da sola con questi ragazzi, in tutto sette. Due mi toccavano il seno e altri due le parti intime, mentre camminavamo e gli altri ridevano". Il secondo scatto è stato ripreso 57 minuti dopo la mezzanotte, ed in zona a parte loro, non c'è nessuno.
"Siamo arrivati al Foro Italico e vi era un’apertura e mi hanno fatto entrare lì. Dopo che mi hanno spogliato…", inizia così il racconto dello stupro. L'ultimo scatto, che inquadra la strada, una smart ed il branco, è dell'1:24. "Ricordo che mi sono allontanata dal gruppo camminando lungo il rettilineo che va verso la strada e ho telefonato al mio ragazzo. Sentivo dei forti dolori… alcuni ragazzi mi hanno derisa… quando il mio ragazzo ha risposto al telefono non sono riuscita a dire altro se non che avevo bisogno dell’ambulanza”.
"Mi sono accasciata a terra con il cellulare in mano… sono stata raggiunta da qualcuno che ha chiuso la chiamata e mi ha fatto alzare in piedi. Mi hanno riportata innanzi ad Angelo che era rimasto in disparte. Gli ho chiesto di chiamare un’ambulanza, ma lui ha risposto che non lo avrebbe fatto perché non voleva che fossero coinvolte le forze dell’ordine. Poco dopo se ne sono andati, Angelo mi ha aiutato a superare il buco dopodiché lo hanno attraversato anche di tutti gli altri". La vittima si è infine accasciata al suolo, dove due donne l'hanno soccorsa.
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