25 Agosto 2023
Si trovava in una villa con piscina, a pochi passi dal litorale di Giugliano in Campania, nella frazione di Varcaturo, il boss latitante di Camorra Luigi Cacciapuoti, 64 anni e capo del clan che porta il suo cognome. Ed è lì che i carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna lo hanno arrestato, e ora dovrà scontare 15 anni di reclusione per associazione di tipo mafioso. La particolarità di questa operazione è stata quella di essere riuscita grazie all'aiuto inaspettato di un barboncino.
Una storia che sembra quasi essere uscita da un film ma invece è tutto vero: i carabinieri hanno usato pedinamenti, intercettazioni , ricognizioni, ma alla fine lo hanno preso grazie ad un cagnolino, un barboncino "fedele amico" dell'amante del boss. L'animale era affacciato ad una finestra semichiusa della villa, ed ha subito suscitato negli investigatori il sospetto che quello chalet fosse proprio il rifugio del latitante, e il sospetto degli agenti era assolutamente fondato: hanno infatti trovato Cacciapuoti sdraiato a bordo piscina mentre sfogliava un quotidiano, curiosamente con il giornale aperto su una pagina di cronaca della camorra di Ponticelli, quartiere a est di Napoli. Il latitante si è accorto solo all'ultimo momento della presenza dei carabinieri, e non ha opposto resistenza all'arresto. Dopo essere stato portato via dalla squadra mobile, la villa è stata sequestrata e insieme ad essa tutti i documenti di identità falsificati che il 64enne portava con sé. L’uomo è ora è nel carcere di Secondigliano, ed anche l'amante in sua compagnia è stata arrestata per favoreggiamento e procurata inosservanza di pena, aggravato dalle modalità mafiose.
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