12 Aprile 2023
Nuove rivelazioni a Fuori dal Coro, stavolta sulla morte del militare Stefano Paternò. Dopo i documenti esclusivi sul vaccino Covid e AIFA rilasciati nelle scorse settimane, la trasmissione torna in onda con un caso di mancate indagini su morti sospette. Stefano Paternò "era sano, se non si fosse vaccinato ancora sarebbe vivo". Il responsabile della mancata autopsia sul corpo del militare è Nicola Magrini, ex dg dell'AIFA e fedelissimo di Speranza, ma anche sul corpo di altre quattro persone morte dopo il vaccino Astrazeneca.
Lo scorso 18 marzo 2021 all'Agenzia del Farmaco vengono preparati i documenti per chiedere cinque autopsie. "Richieste urgenti alle procure per gli esiti delle autopsie relative ai decessi post-vaccino Astrazeneca". Richieste mai inviate come dimostra un documento datato 12 agosto 2021. Dopo cinque mesi della richieste delle autopsie, un funzionario Aifa raddrizza le antenne. Una mail che ha come corpo il seguente testo: "Ragazzi ricordo male o le richieste alle procure non sono mai partite perché il DG non ha mai voluto?".
Risposta: "Ricordi bene, io ricordo che omissis aveva preparato tutte le lettere ma poi sono state bloccate". Le ha bloccate l'ex dg Nicola Magrini, su cui negli ultimi tempi si è alzato il polverone, complice il suo silenzio sui rischi che le persone anziane correvano con la vaccinazione. Una grave omissione considerato che l'Agenzia del Farmaco è obbligata ad esaminare questi dati. "Tra i compiti attribuiti ad AIFA dalla legge, la scrivente Amministrazione svolge anche quello relativo alla Farmacovigilanza".
Gli esiti delle autopsie "risultano indispensabili ai fini di una corretta valutazione del nesso di causalità tra la reazioni avversa segnalata ed il vaccino sopra indicato". Ma così non fu.
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