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Genova, Torre piloti: l’Appello ribalta la sentenza, tutti assolti. In aula l’urlo della madre di una delle vittime

Il 7 maggio 2013 la tragedia della portacontainer Jolly Nero, che centrò l’installazione facendola crollare e provocò nove morti

10 Marzo 2023

In merito alla tragedia del crollo della torre piloti del porto di Genova avvenuto il 7 maggio 2013, la Corte ha assolto "perché il fatto non costituisce reato" tutti gli imputati. "Mio figlio si è ucciso da solo?", urla dentro il palazzo di giustizia Adele Chiello Tusa. La madre di Giuseppe Tusa, uno dei nove morti nel crollo della torre piloti del porto di Genova avvenuto il 7 maggio 2013 per lo schianto della nave Jolly Nero contro la banchina. Lei, come gli altri parenti delle vittime, non accetta la sentenza del processo bis di appello sul disastro. La Corte ha assolto "perché il fatto non costituisce reato" tutti gli imputati.

Genova, Torre piloti: l’Appello ribalta la sentenza, tutti assolti

Il processo bis, come ha ricordato il Corriere della Sera, riguardava la collocazione della torre a filo del molo Giano, quindi era incentrato sulla responsabilità di chi l’aveva costruita o aveva consentito che per anni restasse in quella posizione nonostante il potenziale pericolo. Alla lettura della sentenza, la madre di una delle vittime, con i giudici ancora in aula si è alzata in piedi: "Mio figlio e gli altri si sono ammazzati da soli? Giudici, voi non ce l’avevate un figlio lì sotto. Ma i potenti non si toccano vero? Il porto di Genova non si tocca". 

Il processo sulla costruzione era nato grazie alla madre di Giuseppe Tusa, la quale si era opposta alla richiesta di archiviazione.

Il pg Enrico Zucca aveva chiesto la condanna a due anni e sei mesi per l’ammiraglio Felicio Angrisano, ex comandante della capitaneria di porto di Genova ed ex comandante generale Capitanerie. "Non ho mai commentato e non lo faccio oggi", ha detto dopo la sentenza Angrisano, difeso dagli avvocati Carolina De Ferrari ed Ernesto Monteverde, e assolto con la formula "perché il fatto non costituisce reato"come gli altri imputati. Dopo la lettura del dispositivo l’ammiraglio ha abbracciato, visibilmente commosso, la sua avvocata che lo ha seguito per dieci anni.

La Corte, presieduta dal giudice Vincenzo Papillo, ha invece assolto lui (in primo grado gli erano stati inflitti 3 anni) e gli altri imputati: Angelo Spaggiari, strutturista (1 anno e sei mesi in primo grado); l’ex tecnico del Consorzio autonomo del porto Paolo Grimaldi (2 anni in primo grado) e Mario Como, altro strutturista (1 anno e sei mesi la pena subita dopo il primo processo). Assolti inoltre Giovanni Lettich, del Corpo piloti, e Fabio Capocaccia, già commissario del Consorzio autonomo del Porto che in primo grado aveva subito due anni. L’addebito era di omicidio colposo plurimo e gli imputati erano difesi, tra gli altri, dagli avvocati Enrico Scopesi, Sabrina Franzone, Giuseppe e Chiara Sciacchitano, Andrea Vernazza, Ernesto Monteverde, Emanuele Olcese.

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