Crisostomo: “Così Enel Cuore si muove nel terzo settore, portare attenzione sulle situazioni di marginalità”

“Siamo davvero contenti di partecipare a questa inaugurazione che per noi rappresenta tanto, è simbolica in quanto noi veniamo da un periodo di disaggregazione,- ha affermato a Il Giornale d'Italia Michele Crisostomo, Presidente di Enel ed Enel Cuore - creiamo un luogo che è comunità, che vuole essere comunità, aperta a tutta la città in modo tale che nessuno resti indietro che si riesca effettivamente a creare il presupposto essenziale, il collante sociale che permette a noi di essere orgogliosi del fatto di lanciare un seme sotto i binari in modo che la città da qui possa effettivamente un segno di speranza di apertura e di inclusività. Un nuovo tassello che come dicevo ha un valore di simbolo e quindi rappresenta il modo in cui Enel Cuore si muove nel terzo settore, riuscendo a coniugare il fatto di portare attenzione sulle situazioni di marginalità. Lavoriamo sulle tematiche che sono di grande rilievo sociale, il tema degli anziani, il tema dell’abbandono scolastico. Il fatto che si riesca a dare una dimensione estremamente concreta alla inclusione di tutti nelle comunità in cui Enel è presente, nelle comunità a cui guardiamo per cercare di portare il nostro segno attraverso queste iniziative molto concrete, molto vive, molto belle per riuscire a fare in modo che la società di ri-coalizzi, si raggruppi. Abbiamo tanti progetti futuri, noi siamo un ente che è molto aperta al contributo di idee, di progetti, cercando di tenere fede alla nostra missione che è quella di guardare, come dicevo prima, le tematiche del disagio sociale, alle tematiche dell’abbandono scolastico, del supporto agli anziani, ai disabili, con questo occhio che vogliamo che diventi di speranza, proprio perché cerchiamo di avviare iniziative, di associarci a progetti che lascino traccia, che lascino il segno.”

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