17 Dicembre 2020
Giorgetti ai tempi del governo gialloverde - Fonte: LaPresse
Torna a parlare Giancarlo Giorgetti. Vicesegretario della Lega e uomo fidatissimo di Salvini, l’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri ha illustrato come, secondo lui, la pandemia impatterà nel lungo termine sulla popolazione italiana.
"Il Paese è più impaurito che incazzato. Ed è depresso. Ma quando la paura finirà potrebbe esplodere", sostiene Giorgetti. Le colpe sono da additare principalmente alla disastrosa gestione della seconda ondata da parte dell'esecutivo. In balia degli eventi, Giuseppe Conte & Co. non hanno imparato nulla dalla prima ondata. "Al governo c’è una banda di incapaci, che si tiene in piedi solo grazie a una favorevole congiunzione astrale".
Alle domande sullo stato di salute della maggioranza, apparsa in grande difficoltà dopo le recenti accuse di Matteo Renzi al Premier, Giorgetti afferma che il leader di Italia Viva voglia sfruttare il momento creato dalla vittoria di Biden per aumentare la sua influenza negli equilibri di Palazzo Chigi. "Renzi è suo amico, o almeno crede di esserlo (di Biden, ndr), e con lui alla Casa Bianca si sentirà più forte, penserà di avere l’arma nucleare, e magari sarà disposto a forzare la mano e a rischiare - dice Giorgetti rispetto alla recente presa di posizione di Renzi nei confronti degli alleati - Sta accadendo. Ho visto che ha anche postato una sua foto con il nuovo Mr. President, come a dire: in Italia mi sottovalutate, ma io ho amici potenti".
Sulla stessa linea di altri esponenti del centrodestra, Giorgetti è sicuro che Conte farà davvero tanta fatica ad arrivare a fine legislatura. Anzi, per il vicesegretario del Carroccio, “lo sanno tutti che il Conte Bis non arriverà a fine legislatura, e quando cadrà si troverà un nuova maggioranza”. Giorgetti si dice sicuro che alla fine i numeri ci saranno. Questo perché, complice la riforma sul taglio dei parlamentari, saranno in molti a saltare a bordo della nave al fine di non perdere in anticipo la poltrona.
Per questo motivo, Giorgetti sostiene che Salvini non sbaglia quando si dice pronto a sostenere un governo di unità nazionale che traghetti il Paese verso l’elezione del Presidente della Repubblica (in programma a fine 2021) e poi a nuove elezioni. Sebbene l’idea abbia suscitato immediatamente le critiche di Giorgia Meloni, alla guida di Fratelli d’Italia, per Giorgetti la mossa del suo capo è stata una scelta intelligente. Salvini “deve utilizzare questo non breve tempo per uscire dal personaggio che gli hanno cucito addosso, e acquisire l’affidabilità di uomo di governo, interna e internazionale”.
Quando il Paese andrà alle urne, che sia nei prossimi mesi o tra un anno e mezzo, il centrodestra avrà vita facile. A preoccupare Giorgetti non è tanto quindi la competizione con i giallorossi, quanto l’unità di intenti tra Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia. "L'opposizione è ancora una compagnia di ventura, vincerà a mani basse le prossime le elezioni, quando ci saranno, ma non è pronta a governare”. Per Giorgetti infatti è come se il centrodestra di oggi avesse paura di un altro centrodestra, diverso, che invece è proprio quello che serve all’Italia, chiosa il braccio destro di Salvini.
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