Mes e Recovery Fund nodi critici del governo Conte: pronta una trappola per il Premier

Mes e Recovery Fund, caos nella maggioranza per il voto decisivo per l'approvazione. La crisi di governo è davvero dietro l'angolo come sembra?

Alla luce della nuova minaccia di Italia Viva di votare contro la maggioranza giallorossa di cui fa parte, la tensione all'interno del governo è veramente alta. E' saltato l'incontro del Consiglio dei ministri sulla governance del Next Generation Eu che si sarebbe dovuto tenere martedì pomeriggio. Inutile negarlo: sono troppe le questioni ancora irrisolte. Il premier Giuseppe Conte non vuole fare alcun passo indietro circa la nomina dei manager (dovrebbero essere sei) che dovranno gestire i progetti previsti dal piano europeo di aiuti economici; dall’altro Matteo Renzi punta i piedi e continua a dirsi contrario a questa impostazione. Sembra che i due proprio non riescano a raggiungere un punto di incontro.

"Il problema non è solo la governance del Recovery, è tutto il piano. Se pensano che io stia scherzando, mi conoscono poco. Se non cambia, io mi sgancio", ha dichiarato nelle scorse ore l’ex presidente del Consiglio, Renzi. Gli hanno fatto eco le considerazioni di Maria Elena Boschi: "Non abbiamo voluto dare i pieni poteri a Matteo Salvini, non li daremo neanche a Giuseppe Conte. Il governo rischia? Spero di no, ma temo di sì...".

Oggi all'esame in aula la maggioranza rischia grosso.

Come riporta Fabio Franchini su IlGiornale.it, pallottoliere alla mano, il governo dovrebbe salvarsi sul filo del rasoio, incassando 159 voti favorevoli (con la maggioranza a Palazzo Madama fissata proprio a 159), anche grazie al supporto esterno delle autonomie e del gruppo misto.

Crisi solamente posticipata ma non evitata?