17 Novembre 2020
Milano (fonte foto Lapresse)
Da Lombardia e Piemonte arrivano dati incoraggianti: dopo due settimane la situazione dei contagi da Coronavirus sembra migliorare e andare per il verso sperato. Le due Regioni da zona rossa potrebbero diventare ben presto zona arancione. Ecco allora cosa potrebbe cambiare proprio in questi giorni e cosa si potrebbe tornare a fare in queste aree.
Lombardia e Piemonte starebbero andando verso il cambio di colore. Da quattro giorni infatti le due Regioni in zona rossa stanno dando buoni segnali: esse "sono entrate «tecnicamente» in zona arancione" ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza.
Cosa potrebbe cambiare allora per Lombardia e Piemonte?
Qualora Lombardia e Piemonte dovessero diventare zona arancione, saranno possibili gli spostamenti durante il giorno e non servirà più l'autocertificazione, che invece al momento è obbligatoria per chi si sposta all'interno della zona rossa.
In zona arancione infatti il movimento all’interno del proprio Comune è libero tra le ore 5 e le 22, orario in cui scatta il coprifuoco. Durante le ore notturne invece continua a essere obbligatoria l’autocertificazione.
Sia per le Regioni in zona rossa che in quella arancione rimane il divieto di uscire dal proprio Comune, salvo che per comprovate esigenze di necessità, salute e lavoro.
Se Lombardia e Piemonte diventassero zona arancione, resterebbero comunque chiusi bar, ristoranti, pub, gelaterie, pasticcerie, ad esclusione delle mense e del catering.
Rimarrebbe invece sempre consentito l’asporto e la consegna a domicilio.
Con la zona arancione, in Piemonte e Lombardia potrebbero esserci dei cambiamenti e delle nuove regole anche per quanto riguarda i negozi al dettaglio. Infatti mentre in zona rossa è chiusa la maggior parte degli esercizi commerciali, con la zona arancione essi potrebbero riaprire.
Rimarrebbero invece chiusi i centri commerciali nei weekend e nelle giornate festive e prefestive. É fatta eccezione per farmacie, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole.
Per quanto riguarda invece il trasporto pubblico nella zona arancione, rimane valida la capienza massima del 50%.
Un ultimo cambiamento per quanto riguarda la zona arancione in Lombardia e Piemonte riguarda le scuole: se infatti il rischio di contagio in queste aree dovesse diminuire, i ragazzi della seconda e terza media potrebbero tornare a scuola in presenza con la mascherina obbligatoria. Per le superiori invece resterebbe la didattica a distanza.
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