13 Novembre 2020
Continua lo scontro Governo-Regioni sulla gestione dell'emergenza coronavirus. Oggi la Campania lascerà la zona gialla e diventerà zona arancione o rossa. Gli ospedali sono al limite, i numeri continuano ad essere troppo alti.
Nell'incontro Stato-Regioni di ieri, i toni si sono accesi. Durante la riunione c'è stato uno scontro durissimo, come riporta il Corriere della Sera, tra il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, e il governatore Vincenzo De Luca, nervoso perché oggi stesso la Campania lascerà la zona gialla per entrare in una fascia superiore di rischio, arancione o rossa. Napoli è allo stremo, gli ospedali scoppiano eppure il presidente ha detto no al ministero della Difesa che offriva alla Regione un ospedale da campo. E Boccia ha perso la pazienza: "Enzo guarda che è un aiuto, non un affronto. Se non accetti io ti faccio scrivere da Borrelli, il commissario metterà nero su bianco che a te l’ospedale da campo non serve… Ma se dici no, te ne assumi la responsabilità". Da lì è partito un duro botta e risposta.
De Luca ha lamentato che il governo gli avrebbe mandato solo sette medici e il ministro lo ha redarguito: "Perché la Toscana è riuscita a reclutare medici e infermieri e voi no? Il bando lo abbiamo fatto per tutti". Poi Boccia lo ha spronato a fare nuove restrizioni - prosegue il Corriere - e l’esponente del Pd ha opposto un altro rifiuto: "Quando ho fatto il lockdown mi si sono incendiate le strade! Senza ristori ci sarebbero altri scontri". E il ministro lo ha invitato a distinguere: "Una cosa sono i ristoranti veri, un’altra è il lavoro nero. Eppure ricorderai che a marzo il governo aiutò tutti".
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