13 Novembre 2020
Vincenzo De Luca (fonte foto Lapresse)
Campania e Toscana verso la zona rossa. La valutazione è ancora in corso ma, secondo quanto si apprende da fonti di governo, i dati forniti dalle Regioni e analizzati dalla cabina di regia dell'Iss e ministero della Salute sono compatibili con l'attribuzione delle misure più rigide, proprie delle zone rosse. Emilia-Romagna, Friuli e Marche potrebbero invece diventare zona arancione.
I dati sono al momento al vaglio del Comitato tecnico scientifico.
"La divisione in zone mi sembra una grande idiozia". A dichiararlo è Vincenzo De Luca, presidente della Campania, che parla così della Regione: "I dati della Campania, dicono, non possono essere veri. E comincia una campagna di sciacallaggio inimmaginabile" attacca De Luca.
"La regione non c'entra con questa scelta, con cui il governo si è nascosto dietro i numeri per non prendersi la responsabilità di chiudere". E poi ancora: "Da soli abbiamo adottato una linea del rigore, a ottobre abbiamo chiesto di chiudere tutto. Questa misura avrebbe permesso di bloccare il contagio e di arrivare tranquilli a Natale" ha aggiunto.
"Quando noi parlavamo di rigore, gli altri si sono mossi contro le ordinanze della Campania. Ora sono tutti rigoristi: una vergogna assoluta, tipica dell'Italia di oggi. L'ultima settimana è stata particolarmente significativa nello sciacallaggio contro la Campania" prosegue irato De Luca.
Nel mirino di De Luca finisce il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, accusato di non aver deciso misure restrittive nel capoluogo campano. "Le immagini degli assembramenti sul lungomare hanno determinato una svolta nell'opinione pubblica nazionale. Era un assembramento vietato dalla legge e gli assembramenti vanno contrastati dalle forze dell'ordine e dalle polizie municipali. Non c'era nessuno a controllare" ha attaccato il presidente della Campania.
Poi De Luca ha rincarato la dose: "Quelle immagini hanno determinato una svolta: sono cose vergognose e motivano non una zona rossa, ma una zona strarossa. Sapete chi avrebbe dovuto decidere, ma era in giro per televisioni a farsi pubblicità".
"Il 23 ottobre abbiamo adottato la misura per bloccare gli spostamenti e la sera è scoppiata la guerriglia, mentre il governo ha continuato a perdere tempo. Da soli abbiamo adottato una linea del rigore" ha concluso De Luca.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia