01 Novembre 2020
Il confronto tenutosi questa mattina fra Governo e Regioni è stato "molto serrato". La tensione è sempre più alta. Secondo diverse indiscrezioni, fra i governatori circolerebbe un senso generale di frustrazione.
"Il governo fa finta di interloquire con noi, ma poi alla fine fa sempre quello che vuole", spiega una fonte a ilgiornale.it. "Il governo prende, ci passa la palla, ascolta e poi fa sintesi per cercare di capire se ci sono proposte anche con l’aiuto di chi presiede la conferenza delle Regioni o l’Anci e l’Upi. Dopo di che ci dice: aggiorniamo a domani, intanto ci riflettiamo e poi vi facciamo sapere…", fa sapere un governatore di centrodestra che aggiunge: "Domani non arriveranno con un pezzo di carta per dirci: 'Stiamo pensando di fare questi provvedimenti…'. No, come è avvenuto per tutti i Dpcm, il testo non lo vedremo….". "Passiamo la giornata a dare indiscrezioni giornalistiche, inseguire proposte, però, alla fine - conclude - nemmeno noi conosciamo il contenuto del testo…".
Durante la riunione di questa mattina le Regioni hanno chiesto di prendere provvedimenti su scala nazionale, non differenziati perché il contesto epidemiologico è molto simile in tutta Italia. "Anche le Regioni che ora sono messe meglio di altre - spiega ancora un governatore a ilGiornale.it - entro in pochi giorni, con questa curva, si troverebbero nelle stesse condizioni".
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