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Coronavirus, coprifuoco e autocertificazione in Lombardia da domani. L'ORDINANZA

Mentre si firma la bozza sulla nuova misura restrittiva in Lombardia, sia il Pd che il M5s chiedono al governatore della Regione di collaborare e non "lasciarsi influenzare" dal leader della Lega

21 Ottobre 2020

Coronavirus, coprifuoco e autocertificazione in Lombardia da domani. L'ORDINANZA

Attilio Fontana (fonte foto Lapresse)

Firmata l'ordinanza. Coprifuoco in tutta la Lombardia da giovedì 22 ottobre. Coprifuoco dalle 23 alle 5 a partire da giovedì 22 ottobre, consentiti solo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o d'urgenza ovvero per motivi di salute, in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, dimora o residenza e autodichiarazione per certificare gli spostamenti: sono le misure contenute nell'ordinanza emanata oggi in Lombardia e firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza e dal presidente della Regione, Attilio Fontana valida fino al 13 novembre 2020.

"Noi siamo qua per cercare di trovare delle soluzioni, perché se la pandemia si scatena in una grande città l'effetto è dirompente". Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ai microfoni di Radio Deejay parlando dell'aumento dei casi in città e provincia. "Questo per dire che la situazione è oggettivamente grave e io non posso stare qua a girarmi dall'altra parte, bisogna fare le cose con buonsenso", ha concluso.

Coronavirus, coprifuoco e autocertificazione: LA BOZZA prima dell'approvazione

Coprifuoco in tutta la Lombardia da giovedì 22 ottobre: è ciò che dice la bozza di ordinanza firmata dal governatore Attilio Fontana e dal ministro della Salute Roberto Speranza, inviata all'Anci e ai sindaci dei 12 capoluoghi di provincia che la devono valutare. La nuova misura prevedrebbe che dalle 23 alle 5 del mattino successivo ci si possa spostare solo per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità e urgenza o motivi di salute. In ogni caso è permesso il rientro a casa.

La nuova bozza che riguarda la Regione Lombardia richiede anche l'autocertificazione per chi si sposta dalle 23 alle 5 del mattino. Previste anche sanzioni, che risultano le stesse stabilite dal decreto dello scorso 25 marzo sull'emergenza Coronavirus. La decisione del coprifuoco è stata presa all'unanimità dai sindaci dei Comuni lombardi dopo aver esaminato le proiezioni sui contagi che a fine mese - se non cambierà il trend - potrebbero portare fino a 4.000 ricoveri nei normali reparti e a circa 500 in terapia intensiva.

Si attende per oggi l'ordinanza con le misure per il contenimento dei contagi da Coronavirus. Intanto da Pd e M5s viene lanciato un appello al governatore della Lombardia a non "farsi condizionare" da Matteo Salvini: il leader della Lega, secondo le prime indiscrezioni, avrebbe infatti frenato su alcune chiusure. Il capogruppo del Pd in Regione Fabio Pizzul chiede: "Fontana e la Regione non facciano passi indietro e non si facciano condizionare dai diktat di Salvini. In discussione c'è la salute dei lombardi, non la percentuale di voti di un partito".

"L'ordinanza nasce da scelte condivise con i sindaci sulla base di indicazioni molto perentorie degli epidemiologi ed è di questa mattina la dichiarazione allarmata del professor Antonio Pesenti, coordinatore dell'unità di crisi della Lombardia, sulla velocità di crescita dei contagi. Chi Fontana intende ascoltare, i tecnici o il capo del suo partito? Di fronte a situazioni serie occorre grande serietà" conclude Pizzul.

L'invito a non ascoltare le presunte condizioni di Salvini viene anche da parte del capogruppo del Movimento 5 Stelle in Regione Lombardia Massimo De Rosa, che dichiara: "I cittadini, gli imprenditori e i lavoratori lombardi sono bloccati, in attesa che la Lega finisca di fare i propri comodi. L'ingerenza di Salvini nelle scelte che la Giunta ha preso al termine di un percorso condiviso con opposizioni, sindaci e scienziati sono inaccettabili. Poi De Rosa afferma: "Il leader della Lega, a quanto pare, conferma di essere l'unico a non aver ancora capito nulla, della difficile situazione in cui si trova il Paese, in particolare la Lombardia" .

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