06 Ottobre 2020
A causa della mancanza, per la seconda volta, del numero legale nell'Aula della Camera per 8 deputati, la votazione si ripeterà nella seduta di domani. Lo comunica il presidente di turno Ettore Rosato.
E' tuttavia possibile, come spiegano alcune fonti di governo all'Adnkronos, che il premier Giuseppe Conte firmi già stasera o al più tardi domani mattina un Dpcm 'ponte', per traghettare le misure anti-Covid che scadrebbero sempre domani, 7 ottobre. Si tratta, tuttavia, di una possibilità, visto che le regole contenute nel Dpcm in vigore varrebbero anche per la giornata di domani, fino alla mezzanotte. Ma, considerando i tempi necessari per la pubblicazione in Gazzetta ufficiale, a Palazzo Chigi stanno valutando l'opzione 'Dpcm ponte', un decreto che verrebbe sostituito a strettissimo giro da un nuovo Dpcm post voto Camera e post Cdm.
Manca per la seconda volta il numero legale nell'Aula della Camera per 8 deputati. Lo comunica il presidente di turno Ettore Rosato. La votazione quindi si ripeterà nella seduta di domani. Non è servito alla maggioranza richiamare in Aula per il voto sulle risoluzioni anche alcuni deputati in missione, tra cui anche esponenti del governo, come i ministri Spadafora e Bonafede e i sottosegretari Sibilia e Giorgis. E' nuovamente mancato il numero legale, nella prima votazione per 15 deputati, nella seconda votazione per 8.
Il centrodestra, dopo aver incassato la vittoria in Aula della Camera, facendo mancare il numero legale anche grazie alla non presenza in emiciclo delle opposizioni, come riporta l'Agi attacca a testa bassa il governo. Per le opposizioni, infatti, "è molto grave" che su un argomento delicato come le nuove misure anti Covid e la proroga dello stato di emergenza la maggioranza non sia in grado di garantire i numeri, è il ragionamento che accomuna Lega, FdI e Forza Italia. Ma è anche la riprova che maggioranza e governo, è ancora la tesi, devono cambiare registro e collaborare con le opposizioni. "Il governo e la maggioranza vogliono fare forzature non avendo nè muscoli nè forza, in questo momento si dovrebbe avere uno spirito collaborativo e tendere la mano alle opposizioni", ha detto l'azzurro Simone Baldelli. "E' oggettivo che c'è un problema politico della maggioranza", ha osservato il capogruppo della lega Riccardo Molinari, ora "la maggioranza collabori". Sulla stessa lunghezza d'onda il capogruppo di FdI Francesco Lollobrigida.
"Lo dico al ministro D'Incà presente in Aula sin dall'inizio, e per questo lo ringrazio: senza l'autorizzazione del Parlamento non potete procedere, prendetene atto". Lo ha detto in Aula della Camera il capogruppo di FdI, Francesco Lollobrigida, riferendosi al fatto che per due volte la maggioranza non ha avuto il numero legale e, quindi, non si è potuto procedere al voto sulle risoluzioni dopo le comunicazioni del ministro della Salute. Dunque, secondo Lollobrigida, il governo questa sera - è già convocato il Cdm alle 20,30 - non potrà varare il decreto che contiene la proroga dello stato di emergenza fino al 31 gennaio del 2021.
"Credo sia da ascoltare l'aspetto politico posto dalle opposizioni, cioè che quanto accaduto oggi sul numero legale sia dovuto a una impuntatura della maggioranza sulla proroga dello stato di emergenza e credo che debbano essere ascoltate queste parole". Così in Aula Emanuele Fiano, rivolgendosi alle opposizioni che chiedono al governo di cambiare registro e non procedere più senza coinvolgere le opposizioni. L'esponente dem ha aggiunto poi: "Parlo a nome del Pd, su oltre 90 persone del mio gruppo 4 erano assenti senza giustificazione sanitaria, cioè meno del 5% dei deputati, ha ragione Giachetti a dire che va fortemente criticata la sciatteria di non sentire l'obbligo di partecipare ai lavori dell'Assemblea, ma sarebbe da parte vostra ipocrita - dice rivolgendosi ai banchi del centrodestra - fare finta che oggi quasi 50 esponenti della maggioranza sono assenti al di là della loro volontà, 27 assenti del Pd di cui 23 per motivi sanitari. La questione politica che ponete è da ascoltare ma non fate finta di non sapere che il Pd e la maggioranza da marzo ha posto il problema anche nella scorsa conferenza dei capigruppo, io ho posto la questione in capigruppo vista la notizia dei due senatori assenti perché positivi, tutti mi avete sentito in capigruppo, ho detto che era impossibile mantenere il giusto andamento dei lavori se non si modificano i regolamenti, non fate finta di non vedere il problema sanitario che sta inficiando i lavori di questa istituzione".
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