23 Settembre 2020
Carla Ruocco (foto LaPresse)
"Di Battista? Non si è mai messo in gioco realmente. In passato sono state fatte scelte che hanno penalizzato il M5S, si è fatto un gioco di 'amichetti e caminetti'". Così la deputata M5S Carla Ruocco, presidente della Commissione d'inchiesta sul sistema bancario, in un'intervistata all'Adnkronos. "Da sempre ho perorato la causa della valorizzazione delle qualità - ha aggiunto - questa sarebbe dovuta essere la strada maestra. Qualità e partecipazione sono i perni attorno a cui deve ruotare tutto. Ben venga la leadership collegiale se può garantire questi due fattori". A chi le chiede se esista un rischio scissione, Ruocco risponde: "Può darsi, ma non è una questione di guerra tra bande. Ci sono requisiti che il M5S deve ritrovare, la gente non si è sentita sufficientemente coinvolta e valorizzata".
"Alessandro non si è mai messo in gioco realmente" ha affermato Ruocco ricordando che Di Battista è tornato a farsi sentire dicendo che la sconfitta alle regionali è stata la peggiore della storia del M5S. "Non saprei proprio come considerarlo - ha aggiunto - fa i post, va in piazza, ma non si è mai messo in gioco. Se può fare il leader? Chiunque può essere eletto in maniera democratica, nulla è precluso: se Alessandro, messo alla prova, può valorizzare quello che ho detto, può tranquillamente diventare un leader. Ma ripeto, lui non si è mai messo in gioco realmente".
Su un possibile ritorno di Di Maio alla guida del Movimento, la deputata non si sbilancia: "Non sono io a doverlo dire: se la scelta deve essere collegiale, figuriamoci se posso esprimermi su questo. Sono state fatte scelte che hanno penalizzato il Movimento. Persone all'interno del M5S che si sono sentite trascurate… si è fatto un gioco di caminetti e amichetti, ma così non si guarda avanti".
E' necessaria una presenza più incisiva di Beppe Grillo? "Ma Grillo cosa può fare? - chiede Ruocco durante l'intrevista - E' stato sempre criticato quanto ha detto la sua in maniera più importante. E quando sta zitto, gli chiedono di intervenire. Non può gestire tutto lui - dice ancora Ruocco - non può assumersi lui le responsabilità che non ha".
Alleanza Pd-M5S un errore? Alla domanda dell'Adnkronos Ruocco risponde: "Il nodo non sono le alleanze, la vera questione è riuscire a mantenere la nostra identità. Il Movimento deve riattivare un coinvolgimento emotivo, a partire dai portavoce a tutti i livelli, arrivando a livello locale. Deve tirare fuori il meglio da ciascuno. Insomma, deve riaccendersi".
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