26 Luglio 2020
"Con una crisi economica alle porte, il pericolo maggiore invece è quello di avere ragazzi costretti a lasciare la scuola per cercare lavoro". Così il ministro dell'Istruzione, Lucia Azzolina, in un'intervista alla Stampa. "Iniziamo valorizzando gli istituti tecnici e professionali - dichiara la Ministra - che in alcuni territori danno lavoro a oltre il 90% degli studenti già dal primo anno dopo la scuola".
"Durante il lockdown abbiamo deciso che chi è rimasto indietro a causa dell'emergenza non perde l'anno ma ricomincia insieme agli altri a settembre - ha ricordato Azzolina - e comprando computer e tablet per la didattica digitale abbiamo usato un principio che favoriva le famiglie più disagiate. Stesso criterio dei libri di testo gratis a settembre, destinati a centinaia di migliaia di studenti. Nella programmazione di spesa dei fondi europei del NextgenerationUe, poi, il mio primo obiettivo sarà quello di combattere la dispersione scolastica".
Quanto all'impiego dei fondi europei, la ministra ha detto di voler "archiviare definitivamente le classi pollaio, che impoveriscono la didattica, e intervenire sugli edifici". "Lavoriamo per scuole aperte oltre l'orario delle lezioni - ha aggiunto - abbiamo messo 6 miliardi sulla scuola da inizio anno - 2,9 miliardi solo per settembre - ma siamo a un punto di svolta: gli investimenti europei per la scuola italiana sono un'opportunità irripetibile".
Sulla riapertura delle scuole resta "un caos inspiegabile". Ad affermarlo è la presidente del Senato, Elisabetta Casellati, in un'intervista al Messaggero. "Tutti gli studenti in classe a settembre è un imperativo categorico - esclama - scuola non è solo didattica al computer, ma è crescita educativa, culturale e sociale. E' fatta di aule e di incontri, dialogo e relazione tra studenti e docenti. Ci devono essere subito regole certe ed eguali per tutti. E la responsabilità del governo non può essere scaricata sui presidi. Così rischiamo la catastrofe, creando inaccettabili diseguaglianze e discriminazioni tra studenti di seria A e studenti di serie B. Sono state riaperte tutte le attività produttive, le spiagge, i teatri e i musei. Soltanto per le scuole, che sono una priorità assoluta per il Paese, rimane un caos inspiegabile".
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