Italia-Israele, sindaco di udine chiede rinvio: "A Gaza un dramma", Gattuso: "Sono un uomo di pace ma dobbiamo andare ai mondiali”
Un anno fa la stessa sfida aveva sollevato critiche e proteste, ma questa volta il sindaco può contare anche su 20 mila firme raccolte tramite una petizione online che chiede di cancellare la partita
Il sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni, ha chiesto ufficialmente lo spostamento della partita tra Italia e Israele, in programma per il prossimo 14 ottobre. Il primo cittadino ha sollevato preoccupazioni legate alla sicurezza pubblica, e ha sottolineato come, anche se non è "il caso di sollevare polemiche", a Gaza si stia consumando un "dramma".
Il ct della Nazionale Gennaro Gattuso ha invece dichiarato che la partita verrà giocata dagli Azzurri: "Sono un uomo di pace ma facciamo un altro mestiere. Dobbiamo giocare".
Italia-Israele, sindaco di udine chiede rinvio: "A Gaza un dramma", Gattuso: "Sono un uomo di pace ma dobbiamo andare ai mondiali”
Appoggiato dal Partito Democratico, De Toni propone di rinviare l’incontro valido per le qualificazioni ai Mondiali 2026, per poi “recuperarla” in un secondo momento. Un anno fa la stessa sfida aveva sollevato critiche e proteste, ma questa volta il sindaco può contare anche su 20 mila firme raccolte tramite una petizione online lanciata da Possibile, che chiede la cancellazione della partita.
Già lo scorso anno il Comune si era inizialmente opposto alla concessione del patrocinio alla gara, salvo poi fare marcia indietro dopo una lunga trattativa, con l’impegno di intraprendere iniziative umanitarie a favore di Gaza. De Toni ha evidenziato: "Israele non è stato escluso dalle competizioni sportive internazionali ma di fronte a un dramma che non ha eguali negli ultimi ottant'anni, davanti a tanta sofferenza giocare adesso sarebbe inopportuno."
Il sindaco ha poi chiarito i limiti dell’autorità comunale in merito all’evento sportivo: "Lo stadio è gestito dall'Udinese, la decisione di ospitare i match della nazionale è della Figc, la partita è organizzata dall'Uefa. Come Comune siamo al terzo livello, chiamati a occuparci di ordine pubblico con il coordinamento della Prefettura." E ha avvertito: "Ci sono state manifestazioni di dissenso un anno fa, non potranno non essercene tra un mese e mezzo." Riflettendo infine sul dramma di Gaza, De Toni – 70 anni – ha affermato di "non ricordare nulla di simile a quel che sta accadendo a Gaza."
Sulla questione è intervenuto anche il commissario tecnico Rino Gattuso durante una conferenza stampa a Coverciano. "Italia-Israele non si dovrebbe giocare? È una considerazione del sindaco di Udine, che rispetto. Io sono un uomo di pace e mi auguro che in tutto il mondo ci sia la pace. Fa male al cuore vedere civili e bambini che ci lasciano la vita, dopo però noi facciamo un altro mestiere. Israele è nel nostro girone, ci dobbiamo giocare."
Contrario all'annullamento Forza Italia, con la deputata Isabella De Monte che ha definito la proposta "un gesto anti sportivo". E ha proseguito: “In ogni caso non è e non può essere un contributo alla pace in Medio Oriente. Udine ha già ospitato senza problemi di ordine pubblico un confronto tra le due nazionali, non capisco perché impedirlo ora? Gli undici giocatori della compagine e tutti i tifosi di Israele forse sono responsabili del governo di Netanyahu? Decisioni come queste fanno di tutta l’erba un fascio e criminalizzano, in modo sconsiderato, un intero popolo.”