02 Luglio 2024
Nikki Hiltz (fonte Instagram)
Novità alle Olimpiadi di Parigi 2024, l'atleta trans, fluida e non binary Nikki Hiltz partecipa nella categoria femminile. Questa decisione ha sollevato tantissime polemiche. In molti ritengono infatti che lei abbia "enormi vantaggi fisici" rispetto alle altre donne che gareggeranno. "Bisogna considerare la biologia, perché ha la meglio sul genere - scrivo alcuni sui social, seguendo l'opinione del World Athletics di qualche mese fa - hanno corpi maschili, con tutte le caratteristiche che ne conseguono anche in termini di performance".
La stessa Nikki, di recente, ha rivelato di sentirsi “a volte un po’ fuori luogo". "Anche se le colleghe hanno sempre atteggiamenti amichevoli - ha spiegato - può risultare imbarazzante essere l’unicə che, riferendosi a se stessə, usa il terzo pronome personale plurale”.
Nikki Hiltz ha 30 anni ed è una mezzofondista statunitense. Il suo nome ha fatto il giro del web quando ha vinto i 1500 metri alle prove olimpiche di atletica leggera degli Stati Uniti con un tempo record di 3 minuti e 55,33 secondi. Grazie a questo risultato parteciperà alle Olimpiadi di Parigi che inizieranno il 26 luglio 2024. La sua presenza però ha scatenato le polemiche, perché lei careggerà insieme alle donne. Tuttavia lei è nata uomo e lo ha rivelato nel 2021, durante la giornata internazionale della visibilità transgender. Proprio quel giorno si è definita trans e non binaria: “Ciao, sono Nikki e sono transgender. Non mi identifico con il genere che mi è stato assegnato alla nascita: il termine che uso per descriverlo correttamente è non-binariə. E il miglior aggettivo che si può utilizzare per spiegarlo è fluid. Raccontarlo è difficile, ma sarò per sempre convintə che vulnerabilità e percettibilità siano essenziali per stimolare l’inclusione e veri cambiamenti sociali“.
Nikki Hiltz sarà la prima atleta trans a prendere parte alle Olimpiadi di Parigi nella categoria donne. Poco tempo fa il CIO, Comitato Olimpico Internazionale, aveva invitato le federazioni a definire linee guida sulle partecipazioni di atlete transgender alle gare femminili, lasciando carta bianca. Quasi tutte, compresa World Athletics (Consiglio della federazione internazionale di atletica leggera), avevano negato il proprio consenso.
Le atlete trans che hanno passato la pubertà sviluppando un corpo maschile, quindi non potranno più gareggiare con le donne, aveva spiegato World Athletics. La decisione è stata presa “nel migliore interesse dello sport” perché “la biologia ha la meglio sul genere” e "l’equità per le donne viene prima di ogni inclusione", avevano spiegato.
Con Nikki Hiltz ci sono però delle precisazioni da fare. Lei non è presente nella lista delle atlete dsd, ovvero quelle donne che presentano “disordini dello sviluppo sessuale”, bandite dal Consiglio della federazione internazionale di atletica leggera (World Athletics) dal 31 marzo 2023. Proprio per questo sarà a Parigi, a differenza della collega sudafricana Caster Semenya che supera il limite di 5 nanomoli di testosterone per litro di sangue.
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