08 Gennaio 2022
Fonte: lapresse.it
Sospensione del campionato o partite a porte chiuse; è questo l'ultimatum lanciato da Mario Draghi al presidente della Figc Gabriele Gravina per fermare i contagi nel mondo del calcio. La telefonata del premier al capo della Federcalcio arriva dopo il rinvio di quattro partite che si sarebbero dovute disputare nella giornata dell'Epifania, con molte squadre della massima serie falcidiate dal Covid.
Al momento però né la Lega di Serie A né la Figc avrebbero alcuna intenzione di sospendere il campionato, data la difficoltà di riprogrammare le gare che verrebbero saltate. Secco no anche per quanto riguarda l'ipotesi degli incontri a porte chiuse, con conseguenti perdite economiche non indifferenti per i club. Si prospetta dunque un lungo braccio di ferro tra calcio e governo, sempre che questo non intenda usare il pugno duro in nome della salute pubblica. Nel frattempo, la Lega A ha convocato per oggi un'assemblea d'urgenza per discutere in merito alle richieste del presidente del Consiglio.
Nel corso della telefonata con Gravina, il presidente del Consiglio si sarebbe informato della situazione in cui versa il calcio italiano, mostrandosi però allo stesso tempo preoccupato per il particolare contesto che favorirebbe l'incremento dei contagi. In particolare, Draghi avrebbe puntato il dito contro il mancato rispetto dell'obbligo di indossare la mascherina Ffp2 all'interno degli stadi. Trasgressione sulla quale sarebbero tolleranti persino le stesse società di calcio. Da qui la richiesta del premier di sospendere temporaneamente il campionato, oppure di disputare le prossime partite a porte chiuse.
Sul tavolo però c'è anche lo scontro tra la Serie A e le diverse Asl locali, con la Lega che ha auspicato che "nella riunione governativa di mercoledì si possano individuare in modo chiaro degli strumenti di coordinamento delle aziende sanitarie per assicurare una gestione uniforme delle situazioni da covid-19 nelle squadre". Negli ultimi giorni sono state proprio le Asl a bloccare le partite di Bologna, Torino, Udinese e Salernitana a causa dell'elevato numero di contagi tra i giocatori. Una situazione per la quale la Lega ha già annunciato ricorso.
Intanto, riunitasi venerdì pomeriggio per discutere il nuovo protocollo sanitario, la Lega ha diramato la seguente nota ufficiale nella quale dichiara che: "La Lega Serie A, al termine dell’Assemblea odierna, ribadisce con fermezza la fiducia di poter proseguire lo svolgimento delle proprie competizioni (Serie A TIM, Coppa Italia Frecciarossa, Supercoppa Frecciarossa) come da programma, grazie all’applicazione del regolamento organizzativo approvato ieri dal Consiglio di Lega".
"Come da nota diffusa ieri - prosegue poi il comunicato - la Lega Serie A auspica inoltre che nella riunione governativa di mercoledì prossimo si possano individuare in modo chiaro degli strumenti di coordinamento delle ASL territoriali per assicurare una gestione uniforme delle situazioni da covid-19 nelle squadre. Le Società si ritroveranno settimana prossima per approfondire la situazione dei diritti audiovisivi nell’area Medio Oriente e Nord Africa, punto previsto dall'ordine del giorno della riunione". Nella mattinata di sabato tuttavia, la Lega ha convocato un'assemblea d'urgenza per affrontare il tema della telefonata tra Draghi e Gravina.
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