04 Luglio 2021
Fonte: Instagram
Anche Mario Balotelli interviene nel dibattito che infiamma questo Euro2021. In una storia su Instagram il calciatore ammonisce i colleghi italiani, rispondendo alla domanda dei fan: "Ti saresti inginocchiato?" con "Certo, avrei fatto inginocchiare gli altri, anche." Da quando Balotelli è diventato un personaggio del calcio italiano, sono state tante le questioni emerse sul razzismo tra le curve.
L’attaccante ha chiuso l’annata con il Monza mancando la promozione in Serie A. Come è noto la Nazionale si è inginocchiata prima del match con il Belgio. In precedenza, alcuni giocatori avevano compiuto il gesto prima della gara con il Galles. La linea della Nazionale è stata al centro di polemiche e discussioni. Balotelli non ha dubbi: se fosse stato in campo avrebbe fatto inginocchiare tutti. L’ex giocatore di Inter e Milan incrocia le dita quando gli chiedono se la Nazionale vincerà gli Europei e a chi afferma che nella selezione del ct Mancini manchi solo Supermario, risponde: "No, l’Italia sta facendo benissimo anche senza di me. Ma grazie del pensiero".
"Non ho nulla contro le scimmie perché sono assolutamente sicuro che una scimmia sia più intelligente di un razzista", così aveva commentato il calciatore l'avvenimento della morte di George Floyd. Mario Balotelli si è esibito nella posa del Black Power mentre sosteneva le proteste di Black Lives Matter, dove gli attivisti hanno chiesto "giustizia" per la morte di Floyd, che ha avuto un ginocchio premuto sul collo per più di otto minuti mentre era detenuto da un ufficiale di polizia bianco, Derek Chauvin, ora condannato per omicidio.
Aveva fatto notizia quando nel 2019, in occasione del match di campionato Verona-Brescia, Balotelli era stato vittima di un episodio di razzismo. Infuriato per il trattamento ricevuto da una parte della tifoseria avversaria, aveva lasciato il campo: "Basta, così io non gioco più". In quel momento ci si ricorda dei compagni che lo abbracciano, lo fermano, anche i giocatori del Verona si schierano con lui, mentre l’arbitro Mariani interrompe il match e lo speaker dello stadio annuncia il rischio di sconfitta a tavolino per la squadra di casa se certi comportamenti dovessero ripetersi. La partita riprende, ma dopo il fischio finale ne incomincia una nuova.
Da una parte il blocco Balotelli, formato da chi condanna il gesto senza se e senza ma, dall’altra il partito di chi nega o sminuisce il fatto: "Non ne ho sentito neppure uno", aveva detto in conferenza stampa l’allenatore Juric. Presto smentito da un video social che riprende la sfuriata di Mario e in sottofondo, inconfondibili, i 'buu' razzisti.
Di esempi virtuosi ne esistono in Italia: la Roma, ad esempio, ha individuato e denunciato un tifoso che su internet aveva rivolto gravi offese razziali a Juan Jesus. La "tolleranza zero" sembra dunque l’unica via per invertire la rotta: provare a punire i colpevoli, senza nascondersi dietro alla celebre frase 'sono una minoranza'.
Basta con le diffamazioni nei confronti degli azzurri sul tema del razzismo e dell'inginocchiamento a Euro 2020. Questa è stata la dura presa di posizione dell'Assocalciatori, che "stigmatizza senza alcuna riserva la campagna diffamatoria e strumentale svolta nei confronti dei giocatori della nazionale italiana" per quanto riguarda il tema del razzismo. "Tutti gli azzurri sono nostri iscritti, partita nella quale presumibilmente gli uomini di Roberto Mancini si inginocchieranno, in segno di solidarietà nei confronti dei Diavoli Rossi, tutti hanno prestato volto e immagine rendendosi diretti protagonisti nelle numerose iniziative contro ogni forma di razzismo e discriminazione che da anni portiamo avanti insieme a decine di organizzazioni e associazioni impegnate sul tema".
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