Clima, Draghi sorprende tutti: "Soldi non sono un problema, ci sono"

Il presidente Usa alla Cop 26 di Glasgow: "Aumentare ambizioni, possiamo farcela". Il premier Draghi: "Vanno spesi bene e rapidamente. Il cambiamento climatico ha anche ripercussioni su pace e sicurezza"

Sul clima "questo è il decennio decisivo", dice il presidente americano Joe Biden, intervenendo alla Cop 26 di Glasgow. "Gli occhi della storia sono su di noi", continua. "E la domanda è semplice. Agiremo? Faremo quanto necessario? Saremo capaci di afferrare l'enorme opportunità davanti a noi? O condanneremo le prossime generazioni a soffrire? Questo è il decennio che determinerà la risposta".

Per vincere la battaglia sul clima "i soldi non sono un problema, se vogliamo usarli bene". Queste le parole del Presidente del Consiglio Mario Draghi alla Cop26 a Glasgow. "Dobbiamo costruire sull'accordo stretto al G20 - continua - per agire più velocemente. Dobbiamo mettere insieme il settore privato e quello pubblico. Il primo ministro Boris Johnson ha sottolineato l'ammontare di denaro a disposizione: sono decine di bilioni".

Clima, l'impegno di Biden: "Gli Usa daranno l'esempio

Per lottare contro il cambiamento climatico "gli Usa non sono solo tornati al tavolo, ma guidano con l'esempio", ha continuato Biden. La lotta al cambiamento climatico "riguarda i posti di lavoro: operai costruiranno la prossima generazione di veicoli elettrici. Gli agricoltori useranno il suolo per contrastare il riscaldamento climatico".

"La scienza è chiara: dobbiamo alzare le ambizioni". Per contrastare il cambiamento climatico "questo è il decennio decisivo. Possiamo mantenere l'obiettivo di 1,5 gradi" di riscaldamento globale rispetto ai livelli preindustriali "se lavoriamo insieme".

Clima, Draghi: "Soldi non sono un problema, ci sono"

"Ma ora li dobbiamo usare", dice ancora il Premier incaricato. "Dobbiamo trovare un modo intelligente di spenderli e di spenderli velocemente. Prima di tutto occorre che le banche internazionali di sviluppo, e specialmente la Banca Mondiale, condividano con il settore privato i rischi che quest'ultimo non può sopportare. Servono piattaforme nazionali, in cui le banche multilaterali di sviluppo possano condividere i rischi e rendere questi soldi utilizzabili", sottolinea.

Il cambiamento climatico, "ha anche ripercussioni serie sulla pace e la sicurezza globali", continua Draghi. "Può dissipare risorse naturali ed esacerbare le tensioni sociali, portare a nuovi flussi migratori, contribuire al terrorismo e al crimine organizzato. Il cambiamento climatico può farci a pezzi". I capi di Stato e di governo del mondo intero dovrebbero "imparare" dai giovani, che hanno portato la lotta al cambiamento climatico "in cima" all'agenda politica. E dovrebbero anche "ascoltarli". "Negli ultimi anni - dice Draghi - i giovani ci hanno fatto un favore, portando l'agenda climatica in cima al dibattito politico. I giovani che sono stati al centro della Pre-Cop di Milano: qui a Glasgow dobbiamo renderli orgogliosi".

Clima, Draghi sottolinea l'importanza dei giovani

"I giovani devono essere al centro di questo processo - continua Draghi - vogliamo trasformare l'evento 'Youth for Climate' tenutosi a Milano in un appuntamento regolare per tutte le Cop. Le generazioni future ci giudicheranno per quello che riusciamo a fare, o per ciò che non riusciamo a fare. Dobbiamo coinvolgerli, ascoltarli e, soprattutto, imparare da loro", ha affermato il Premier italiano.

Alla Cop26 di Glasgow "dobbiamo andare oltre quello che abbiamo fatto al G20" di Roma. "Dobbiamo accelerare il nostro impegno a mantenere l'aumento della temperatura globale al di sotto di 1,5 gradi. Dobbiamo fare leva sull'accordo del G20", per "agire più velocemente e in modo più deciso".

La Cop26 di Glasgow "dev'essere l'inizio di una nuova fase di spinta, un salto quantico nell nostra battaglia contro il cambiamento climatico", ha sottolineato il premier. L'impatto del cambiamento climatico "è già fin troppo evidente. E anche il suo costo sta salendo velocemente, specialmente per i Paesi più poveri. Il costo per famiglie e imprese in Paesi a medio e basso reddito ammonta a 390 mld di dollari", conclude Draghi.