Cina, primo xenotrapianto su paziente vivo, fegato di maiale geneticamente modificato impiantato a 71enne: morto dopo 171 giorni

L’organo animale era stato modificato con dieci alterazioni genetiche mirate a ridurre il rischio di rigetto da parte del sistema immunitario umano e a migliorare la sicurezza della coagulazione del sangue

Un uomo cinese di 71 anni è 171 giorni dopo aver ricevuto un trapianto di fegato da un maiale geneticamente modificato. Il caso, pubblicato il 9 ottobre sulla rivista Journal of Hepatology, rappresenta il primo esempio documentato di xenotrapianto epatico ausiliario — e, secondo gli autori, potrebbe segnare un "punto di svolta" nella medicina dei trapianti.

L’esperimento dimostra che un fegato suino modificato può svolgere funzioni vitali all’interno di un corpo umano, anche se permangono gravi ostacoli da superare prima che la tecnica possa diventare clinicamente affidabile.

Cina, primo xenotrapianto su paziente vivo, fegato di maiale geneticamente modificato impiantato a 71enne: morto dopo 171 giorni

Il paziente era affetto da carcinoma epatico e da epatite B e non era idoneo né per la chirurgia tradizionale né per ricevere un trapianto da donatore umano. I medici hanno quindi optato per un intervento sperimentale: l’impianto ausiliario di un fegato di maiale, ossia non in sostituzione del proprio, ma come supporto.

L’organo animale era stato modificato con dieci alterazioni genetiche mirate a ridurre il rischio di rigetto da parte del sistema immunitario umano e a migliorare la sicurezza della coagulazione del sangue.

Nei primi 30 giorni, il trapianto ha dato risultati incoraggianti: il fegato ha iniziato a produrre bile e proteine coagulative, senza alcun segno di rigetto acuto.

Tuttavia, al 38° giorno sono emersi i primi problemi: il paziente ha sviluppato una microangiopatia trombotica, una complicazione grave associata a reazioni immunitarie e danni ai vasi sanguigni, tipica negli xenotrapianti. Nonostante le terapie abbiano parzialmente contenuto la condizione, l’uomo ha successivamente sofferto di emorragie interne ricorrenti.

È deceduto 171 giorni dopo l’intervento, ma il suo caso viene considerato una prova concreta del potenziale di questa tecnica.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, migliaia di persone muoiono ogni anno in attesa di un trapianto di fegato. Solo in Cina, si stima che centinaia di migliaia di pazienti soffrano di insufficienza epatica, ma soltanto circa seimila riescono a ricevere un organo ogni anno.