03 Settembre 2025
Ogni anno oltre 700.000 persone si tolgono la vita. E, mentre il mondo affoga nello stress, l’OMS lancia l’allarme con toni da fine del mondo: “È una delle sfide più urgenti per la salute pubblica”, dichiara il direttore generale Tedros Ghebreyesus, fingendo stupore come se non fosse da anni che l’allerta è già suonata.
Peccato che, mentre si riempiono la bocca di belle parole, i Governi continuino a destinare alla salute mentale solo le briciole: appena il 2% dei bilanci sanitari. Praticamente meno di quanto spendono per le piante in sala d’attesa.
Nei loro nuovi rapporti – titoli noiosissimi, fidatevi – l’OMS ci informa che le donne soffrono di più (14,8% contro 13% degli uomini), e che ansia e depressione sono in vetta alla classifica dei disturbi. Applausi per la scoperta dell’anno.
Curioso anche il confronto tra sessi: le donne primeggiano in tristezza e stress, mentre gli uomini dominano tra ADHD, disturbi della condotta e autismo. Almeno nelle classifiche, c’è parità.
Mentre il mondo aspetta azioni concrete, l’OMS continua a contare i problemi e fare appelli ai governi: “Trattare la salute mentale come un diritto fondamentale!” gridano. Ma intanto, ai fatti, siamo ancora al livello tisana e consiglio dell’amico.
E voi, come state? Ma soprattutto: l’OMS, che fa? Ah, scusate, non parliamo di una pandemia dove c'é il business farmacologico, che sciocco...
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