31 Agosto 2025
Per decenni, i genitori in lutto sono stati ignorati dalle istituzioni mediche, che dicevano loro che la morte improvvisa del loro bambino era un evento tragico ma casuale — semplicemente una «sfortuna». Tuttavia, un’analisi rivoluzionaria dei dati VAERS e degli studi scientifici peer-reviewed rivela una verità inquietante: la sindrome della morte improvvisa del lattante (SIDS) non è un caso. Esiste una correlazione statistica con la vaccinazione, con il 78% dei casi che si verificano entro la prima settimana dopo la vaccinazione.
Uno studio del 2021 pubblicato su Toxicology Reports ha analizzato 2.605 decessi infantili segnalati al VAERS tra il 1990 e il 2019. I risultati sono stati devastanti:
“La preponderanza dei decessi durante questi primi periodi successivi alla vaccinazione è stata statisticamente significativa (p < 0,00001)”, hanno concluso i ricercatori.
Il dottor Paul Thomas, pediatra e autore di Vax Facts, ha assistito in prima persona a questa tragedia:
“Porti un bambino sano dal medico, gli fai una serie di vaccini e poi muore. La maggior parte dei decessi avviene il primo giorno dopo la vaccinazione. Va bene? Vuol dire vaccinazione, bambino sano, vaccinato, morto.”
Lo studio descrive diversi meccanismi attraverso i quali i vaccini potrebbero causare insufficienza respiratoria fatale nei neonati:
Meccanismo: i vaccini stimolano il sistema immunitario, portando a un aumento della produzione di citochine pro-infiammatorie (ad esempio, IL-6, TNF-α). In alcuni neonati, in particolare nei prematuri o nei neonati immunocompromessi, questa risposta può essere eccessiva.
Effetti sulla respirazione: il midollo allungato (tronco encefalico) regola le funzioni autonome come la respirazione. I picchi di citochine possono compromettere l’attività neuronale in questa regione e interrompere il riflesso di autorespirazione, ovvero la capacità dell’organismo di riprendere a respirare dopo un arresto respiratorio.
Prove: studi sulla sindrome della morte improvvisa del lattante (SIDS) hanno collegato livelli elevati di citochine alla gliosi del tronco encefalico (alterazioni cellulari anomale), suggerendo che l’infiammazione potrebbe contribuire all’apnea fatale.
Meccanismo: i sali di alluminio (comuni adiuvanti vaccinali) vengono utilizzati per potenziare la risposta immunitaria. Tuttavia, ricerche (ad esempio, Matturri et al.) suggeriscono che le nanoparticelle di alluminio possano attraversare la barriera emato-encefalica immatura nei neonati.
Danni neuronali: nel tronco encefalico, l’alluminio può accumularsi nei neuroni che controllano la respirazione e la frequenza cardiaca, causando stress ossidativo e disfunzioni. Studi autoptici su casi di SIDS hanno rilevato la presenza di alluminio nel tessuto cerebrale, correlato ad anomalie strutturali.
Suscettibilità: i neonati prematuri hanno una barriera emato-encefalica più permeabile, che aumenta l’assorbimento di alluminio e il rischio di tossicità.
Sovraccarico del sistema immunitario: la somministrazione di più vaccini contemporaneamente (ad esempio, vaccini esavalenti) può sovraccaricare il sistema immunitario e di disintossicazione sottosviluppato di un neonato.
Dati clinici: lo studio ha rilevato che i neonati che hanno ricevuto più vaccini contemporaneamente presentavano i seguenti sintomi:
Bambini prematuri: gli organi immaturi (polmoni, cervello, funzione immunitaria) aumentano la suscettibilità.
Neonati con predisposizione genetica: carenze nei percorsi di disintossicazione (ad esempio, solfatazione alterata) o disturbi mitocondriali possono aumentare il rischio di tossicità.
Alcuni neonati possono manifestare allergie non diagnosticate a componenti del vaccino (ad esempio, proteine dell’uovo, gelatina o lattice nelle chiusure delle fiale). Quando vengono vaccinati, il loro sistema immunitario reagisce in modo eccessivo, rilasciando grandi quantità di istamina e mediatori infiammatori, causando sintomi come:
Alcune reazioni potrebbero non essere riconosciute immediatamente, soprattutto nei neonati che non sono in grado di comunicare i sintomi. Una lieve reazione iniziale (ad esempio, irrequietezza, eruzione cutanea) può progredire ore dopo fino a una soppressione respiratoria o cardiaca fatale, simile alla SIDS.
I vaccini sono progettati per suscitare una risposta immunitaria, ma in alcuni neonati questo può portare a un rilascio eccessivo o a una disregolazione delle citochine, aumentando la suscettibilità a infiammazioni fatali o a disfunzioni autonomiche.
Prima degli anni ’60, quando iniziarono le campagne di vaccinazione di massa, la morte in culla era praticamente sconosciuta. Nel 1972, la SIDS era diventata la principale causa di morte dopo la nascita negli Stati Uniti. Coincidenza? O una conseguenza diretta della somministrazione di sostanze chimiche neurotossiche ai neonati?
Nel 1984, il Congresso tenne delle udienze sulla sicurezza dei vaccini. Donna Gary, una nonna in lutto, testimoniò riguardo alla nipote di 8 settimane, Lee Ann, morta poche ore dopo aver ricevuto il vaccino DPT e quello antipolio: “Quattro ore dopo, Lee Ann era morta. ‘Morte in culla’, disse il medico, ‘sindrome della morte improvvisa del lattante’. ‘Potrebbe essere correlato al vaccino?’, chiesero i suoi genitori. ‘No’.
Le autorità sanitarie hanno sistematicamente cancellato dai registri i decessi dovuti a vaccino, costringendo i medici legali a classificarli come “SIDS” o “asfissia”. Il CDC ha persino rimosso la “vaccinazione profilattica” dalle cause ufficiali di morte, per tenere nascosta la verità.
Le prove sono schiaccianti: i vaccini uccidono i bambini. La domanda è: quanti altri bambini dovranno morire prima che i genitori rigettino le bugie e si rifiutino di permettere che i propri figli vengano avvelenati?
Come avverte il Dott. Thomas: “Se si considerano i sei studi… il 78%, se si considerano tutti e sei gli studi insieme, si è verificato nella prima settimana dopo la vaccinazione”.
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