Vaccino Covid, Cts a Speranza il 7 maggio 2021: "Morti con AstraZeneca somministrato ad under 60, non ha senso rischiare se esistono alternative"

Durante la riunione tra il Cts e Speranza, Sergio Abrignani aveva dichiarato: "Il discorso sul rapporto rischio beneficio lo si fa, ed è giusto, però in questo caso abbiamo altre opzioni che sono altri vaccini che non hanno questo problema. Esistono alternative più sicure, non ha senso rischiare anche un solo morto per somministrare il vaccino Covid AstraZeneca. Meglio ritardare di dieci giorni l’arrivo delle forniture"

Il Cts aveva avvisato l'ex ministro della Salute Roberto Speranza sugli effetti avversi del vaccino Covid AstraZeneca. Era il 7 maggio 2021, ed il comitato tecnico scientifico, anche tramite i dati Ema, ammetteva come con il siero somministrato agli under 60 ci sarebbero stati dei morti. Nella fascia 50-59 anni, con bassa circolazione virale, il vaccino Astrazeneca avrebbe salvato "una vita a fronte di un caso di trombosi con trombocitopenia". Il rapporto era "uno a uno".  Si arrivava al massimo a un rapporto di "1 a 15" in caso di alta circolazione del virus. Su tavolo c'erano anche i dati italiani: 34 casi di trombosi venosa29 intracraniche e 5 viscerali. Per quanto riguarda i morti, 22 donne con età media di 48 anni e 12 uomini con età media di 52.

Vaccino Covid, Cts a Speranza il 7 maggio 2021: "Morti con AstraZeneca somministrato ad under 60"

Durante la riunione tra il Cts e Speranza, Sergio Abrignani aveva dichiarato: "Il discorso sul rapporto rischio beneficio lo si fa, ed è giusto, però in questo caso abbiamo altre opzioni che sono altri vaccini che non hanno questo problema. Esistono alternative più sicure, non ha senso rischiare anche un solo morto per somministrare il vaccino Covid AstraZeneca. Meglio ritardare di dieci giorni l’arrivo delle forniture".

Giorgio Palù: "Sappiamo di un meccanismo patogenetico che accomuna tutti i vaccini a vettore adenovirus. Se dovessi dare il mio parere non andrei oltre però 50-59 anni, è una cosa che darei con molta difficoltà, lo dico veramente, lo darei con difficoltà", ammetteva il virologo. Due giorni prima Speranza aveva mandato al Cts una richiesta di valutazione sulla possibilità di somministrare Johnson&Johnson e Astrazeneca, "oggi raccomandati preferibilmente in soggetti sopra i 60 anni, anche nella fascia di età compresa tra i 50 e i 60".

La bioeticista del gruppo, Cinzia Caporale, lanciava l'allarme: "Io capisco la necessità di utilizzare tutti i vaccini che si hanno, li abbiamo ordinati, li abbiamo comprati o altro, però attenzione perché alla fine le persone… poi la stampa è libera… i commenti ci sono… altri studiosi fanno anche le loro analisi sui dati, quindi non è che possiamo restare, come dire, ancorati a un disegno ideale che ci figuriamo se poi il dato contrasta con questo". Caporale faceva anche un esempio: "Macron ha cominciato a fare una campagna di donazione del vaccino Astrazeneca a Paesi emergenti perché lì è una questione tra non avere nulla e avere un vaccino sub ottimale", con riferimento al siero Vaxzevria.