06 Maggio 2025
Shade in ospedale
Dice l'ex calciatore Bobo Vieri visibilmente provato: “Mai avuto niente del genere”. Dice il rapper Shade: “Sono ancora vivo ma avevo smesso di respirare”. Già, entrambi si stanno curando una polmonite che non è una polmonite, è qualcosa di micidiale e di strano, di incatalogabile, dalla virulenza mai registrata, la stessa patologia che ha logorato papa Francesco fino ad ucciderlo. E il papa era plurivaccinato come questo Shade che si mostrava su Facebook, invitava i fan ad imitarlo. Posso testimoniare, è una patologia terribile: a me è insorta appena finita la chemio e me la sono portata addosso per mesi, con due fasi critiche, a giugno-luglio e poi in autunno. Non passa, non c'è verso, tu puoi prendere gli antibiotici che vuoi, gli sciroppi che vuoi, puoi farti gli aerosol ma è sempre lì e quel fastidio, quel non riuscire mai a ripulirti la gola ti porta alla pazzia. A un certo punto, il giorno del mio ultimo compleanno, avevo anche io smesso di respirare, mi ha trovato privo di sensi mia moglie, neppure lei sa come ha fatto a rianimarmi, ero cianotico. Ad altri è andata meglio ma tutti, se ci fate caso, con difficoltà respiratorie, col catarro, col “raschio” in gola che non passa. Vogliamo sfatare quest'altro non detto, vogliamo dirlo che il crollo delle difese immunitarie provocato dal vaccino sta scatenando quest'altro effetto avverso di massa? O ci sono solo i dottori eretici come Giuseppe Barbaro e Silvana De Mari a riferire, inascoltati, meccanismi e casistica delle patologie cardiache e oncologiche dopo queste pozioni letali, così che gli imbecilli possono venire a provocarti, le fonti, dove sono le fonti, dove stanno i numeri?
I numeri ci stanno, gli studi ci stanno come ci stanno i cadaveri ma se uno non li vuole vedere, se l'informazione parassitaria non li riporta, se le stesse vittime tacciono sulle cause, è come non esistessero. L'informazione-narrazione è quella che trasforma ogni telegiornale italiano in una curiosa succursale della BBC britannica con puntuali resoconti delle beghe della Casa reale, delle proteste di Harry, del gelo di suo padre, della visita monarchica in Italia ripresa con servile scrupolo, ma se il re d'Inghilterra Carlo spiega il suo cancro senza spiegarlo, con le incredibili parole “io sono solo uno dei mille nuovi casi di tumore al giorno solo in Gran Bretagna”, nessuno gli chiede conto di una situazione così spaventosa. Perché è vero, solo nel Regno Unito si registrano quasi 400mila nuove patologie oncologiche l'anno. Ma una simile enormità non sembra degna di notizia e la libera informazione definisce quelli sovrani, di Carlo come della principessa Kate, “cancri di natura non precisata”, che è una formula senza alcun senso scientifico. Anche dello Shade hanno scritto: “Mistero sulle cause”, una informazione da giallisti, si cerca il colpevole senza trovarlo, ma il colpevole sta sotto gli occhi di tutti. Le cose emergono, nessuno le smentisce ma se subito vengono silenziate, se cascano nell'oblio è come se non ci fossero. E allora deve parere normale che in ogni Paese europeo si scoprano mezzo milione di cancri in più ad ogni anno dall'introduzione dei vaccini Covid che oggi si vogliono potenziare. Calcolando che nella sola UE si radunano 27 Paesi, fanno all'incirca 14 milioni di nuovi pazienti da curare con terapie oltretutto costosissime. Quale l'impatto per la salute, per la società, per il welfare di tutti questi sistemi nazionali? Quali le conseguenze nel futuro prossimo?
Nessuno lo chiede e nessuno lo specifica: poi, da un giorno all'altro, si viene a sapere che la sanità è al collasso, da cui l'ennesimo balzo impositivo per salvare il salvabile. Ma vogliamo dirlo che dal 2021, dall'invenzione del Covid con relativi vaccini, la gran parte del mondo, dei suoi agitati abitanti si trascina più stanca, più minata, più depressa? Poi che i virologi pagliacci rilevino i 15 milioni di influenzati ostinati, proporzione inaudita da sventare ovviamente sottoponendosi a nuovi vaccini, sta nell'ordine delle cose, della propaganda che si alimenta delle scelte sciagurate: più vaccinati, più indeboliti, più bersagliati da affezioni. Chiaro, no? Il cerchio perverso degli errori e delle irresponsabilità prevede che ancora oggi il potere rimpianga la pandemia, le sue chiusure, le sue violenze “ormai quasi dimenticate”, per dire vi rinfrescheremo presto la memoria, rottami che altro non siete.
E questo è forse l'aspetto più spaventoso perché più devastante: una popolazione globale di malati inconsapevoli o di malaticci, di endemici, di cronicizzati, gente che non ce la fa ma deve farcela in qualche modo. Dicevano i medici considerati allarmisti e come tali sospesi e radiati: non vaccinate i minori, li condannerete a vita. Li hanno vaccinati – ancora insistono – e abbiamo ottenuto una nuova generazione di ragazzini più fragili, che respirano male, pieni di recidive, di ricadute, di fuochi di sant'Antonio, di allergie, di patologie neurologiche e cardiache quando va bene. Nonché di angosce, depressioni, turbe psichiche nell'indifferenza più totale, nella normalizzazione più scellerata. Un mondo malato, ciondolante, i cui morti “improvvisi” non si contano. Ma se lo dici l'irresponsabile sei tu, ti odiano, ti vogliono morto, io ricevo quotidianamente inviti a togliermi dalle palle, gente che si informa sul mio cancro, si duole perchè non ha ancora fatto il suo dovere, c'è chi mi accusa di essermi inventato tutto, di avere manipolato le foto prese in chemioterapia, uno mi ha dato del falso “perché ho un aspetto troppo sano”. Dall'ultima somministrazione di Rituximab e Bendamustina, i farmaci per il mio cancro del sangue, è passato un anno preciso e non sono mai guarito, ancora mi trascino senza forze, ancora mi porto addosso conseguenze innumerevoli in forma di infiammazioni, infezioni, polmoniti quasi fatali, ma la mia colpa è di essermi in qualche modo salvato. Almeno fino ad ora. Solo che il mio linfoma indolente non Hodgkin linfoplasmocitico giunto al quarto stadio con invasione al 90% del midollo è stato slatentizzato se non originato da due dosi di vaccino Pfizer dopo il quale, a seguito del crollo del sistema immunitario, l'organismo ha cominciato a sviluppare anticorpi malati. Ero a pochi giorni dalle metastasi ossee quando me l'hanno scoperto a seguito di una caduta accidentale che mi aveva frantumato spalla, cuffia dell'omero, clavicola. Da quel primo di settembre del 2023, l'ora più difficile per me è quella del risveglio quando dopo una notte di sonno a singhiozzo mi sveglio con la gola chiusa e debbo farmi violenza per resistere. Per esistere. Ma a molti non basta. Tutto era, quel linfoma, fuor che “di natura imprecisata”, ma visto che sono qui a raccontarlo non ha funzionato come doveva. E se lo racconti, come caso paradigmatico di una umanità distrutta, ti dicono che la meni, che fai “la vittima sui social”.
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