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Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Nell'omertà perenne l'età media delle vittime post vaccino continua ad abbassarsi: siamo ai ragazzini, ai bambini

Una strage spaventosa, che meriterebbe l'intervento dei tribunali dalle Alpi a Capo Passero. Ma la magistratura, come la Chiesa, è stata complice del regime pandemico che oggi continua malgrado le apparenze.

22 Febbraio 2025

Edoardo Bove Vanity

Nella totale sconoscenza o omertà, la curva dei decessi post vaccinali si abbassa con l'età in modo agghiacciante: sempre più adolescenti, ragazzini, bambini, decine ogni giorno, una ecatombe orrenda e non è un mistero la preoccupazione nel mondo della scuola: “Noi viviamo col terrore che ogni mattina qualcuno ci caschi davanti...”. E cascano, stecchiti o improvvisamente malati. Ma nessuno dice niente perché il conformismo ricattatorio resta intatto, il governo finge moderazione, adesso ha lanciato un nuovo piano pandemico dove in pratica si dice: se e quando sarà pandemia lo decidiamo noi e in quel caso torneremo a rinchiudervi ma per legge, non più per decreto. Sai la consolazione. Ma è vana illusione aspettarsi il rispetto delle libertà fondamentali in un Paese dove tutte le componenti politiche, da sinistra a destra passando per la militanza cattolica, tradiscono retaggi autoritari e totalitari. Se c'è una sensibilità che in Italia è sempre mancata è quella schiettamente libertaria, autenticamente garantista e questa cultura repressiva è l'unica cosa che davvero mette d'accordo tutti una volta assurti al potere, da quello verticistico all'altro, reticolare. Nelle articolazioni periferiche del potere, scuole, sanità, burocrazie, è ancora proibito raccontare la verità anche quando la verità parla di una strage continua di giovanissimi. Non serve neppure affidarsi ai giornali perché risultano quasi integralmente pagati dalla propaganda vaccinale tramite le lobby americane o europee e i grandi specultatori in aura di filantropi, dai Soros ai Gates: di quest'ultimo è appena uscito il controllo, tramite sovvenzioni a pioggia, di plurime istituzioni italiane dai centri di cura ai media fino alla Comunità di Sant'Egidio che è stata uno dei megafoni più potenti dell'ortodossia vaccinale e dell'irresponsabilità inclusiva. Sono bravi questi di Sant'Egidio, potentissimi in Rai, nei governi di sinistra, nella Chiesa sociale, abili a razzolare da tutte le parti, Usaid, UE, miliardari.

Il mondo confessionale pagato dai fabbricanti di pozioni e di carni finte! La Chiesa, dalla credibilità già pesantemente compromessa, è uscita screditata dal suo atteggiamento in tutta la pandemia e non è questione di sostituire divinità a divinità, lo scientismo acritico al posto del Dio della Bibbia: queste sono speculazioni che possono preoccupare i sofisticati teologi benedettini che si trastullano a decidere se il vaccino sia il nuovo anticristo o il nuovo Salvatore; per noi sprovvisti del dono della fede assoluta e definitiva, la questione è molto più terra terra: il rispetto delle prerogative ultime dell'individuo, prima fra tutte la sua libertà. Ma individuo è parola scomunicata dal papa attuale che protegge i traffici delle ong migrantiste oltre il limite dell'illegalità. Il risultato è che la Chiesa, una volta di più, non ha parlato ai fedeli ma ai potenti, ha trattato i devoti come pecore matte, da imbavagliare, da terrorizzare, si son visti preti superstiziosi, terrorizzati, rinnegare completamente il razionalismo fideistico se mai ce n'è stato uno, più Pilato o Barabba che Cristo. Quell'idiota che “battezzava” un neonato a spruzzi d'acqua santa dalla pistola giocattolo! E dicevano: obbedite ai virologi e ai politici che li ha mandati il Signore. Per far cosa, si è poi visto.

Una simile articolazione di componenti autoritarie fa sì che non si possa dire, né oggi né domani, che il re è nudo: i vaccini continuano a mietere vittime e dopo tre, quattro anni tocca ai giovanissimi come non mai; non che prima mancassero nella spoon river di cui non si parla, ma adesso sono innumerevoli e la ragione è semplicissima, sono i tempi tecnici necessari a un siero per scavare la distruzione. Il mondo politico-mediatico, mai come oggi indistinguibile in ragione del controllo della politica sull'informazione a mezzo di finanziamenti e sponsorizzazioni, reagisce da par suo: prende le vittime e le epicizza, manda un ex calciatore di 22 anni, Edoardo Bove, folgorato in campo, prima a Sanremo, poi sulla copertina di una rivista patinata e modaiola, un po' sul funereo sovietico. Questo ragazzino sconvolto, che dice “mi alzo al mattino e non trovo un senso”, si concede o lo obbligano ad interviste omertose dove si piange addosso, sogna cose impossibili, "se mi tolgono il defibrillatore ricomincio a giocare", ma non osa dire una parola sulla causa della sua condizione.

Tanta obbedienza verrà premiata secondo il percorso che abbiamo imparato a conoscere: dai Sanremo alle copertine ai talk show del regime autoritario e finto compassionevole, fino alla candidatura. Non ci stupiremmo di vedere tra un anno questo Bove nelle fila di un partito vaccinista a fare propaganda ai nuovi vaccini a mRNA autoreplicante, magari in compagnia del quasi famoso “paziente uno” di Codogno che a distanza di 5 anni dà lezioni di vita. Lo stesso mRNA che, come è stato detto su una televisione tedesca, “scatena processi cancerogeni a lungo termine, causando tumori, infarti, arrestti cardiaci, molori improvvisi, paralisi, malattie fulminanti, risveglia tumori dormienti e malattie autoimmuni”. Si reagisce col silenzio e la propaganda mentre ci vorrebbero i tribunali dalle Alpi al Lilibeo. Ma la faccenda è troppo grossa e troppo sporca e la magistratura, come la Chiesa, è stata sodale del disastro originato da un regime espressamente considerato amico. Intanto l'età media delle vittime si abbassa, allegria.

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