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"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

La verità è emersa, i vaccini Covid erano, sono letali. Ma i Pinocchietti fact checker, senza più sovvenzioni, non si rassegnano, insistono nelle loro balle ormai patetiche

Dalla scienza alla statistica, abbiamo accumulato alluvioni di prove, oceani di prove. Nessuno osa più contestare il disastro vaccinale tranne Speranza, Ronzuli e un pugno di fanatici oramai ridicoli.

17 Febbraio 2025

Pinocchio

È una fortuna che il parassitismo degli influencer fact checker non si rassegni, che continui nei suoi spasmi agonizzanti dopo essere stato fatto fuori a furia di scandali e di manifesta incompetenza; seccato il mare di soldi da Meta, Usaid, Fema, dall'europea Havas, da Soros, stanno allo sbando e cercano di legittimarsi e così tradiscono tutta l'inconsistenza di una militanza, sciocca, desolante. È la rete degli aspiranti giornalisti, improvvisati e tristi come un Lucio Corsi che clona i grandi vecchi del glam rock, con tutte le approssimazioni e le presunzioni del corredo. A travolgerli la realtà, la constatazione empirica, quotidiana delle devastazioni vaccinali, nessuno che possa chiamarsi fuori, tutti con almeno qualche parente, qualche amico fatto fuori o reso invalido, di norma più di uno, non di rado intere famiglie; a Sanremo esibiscono i devastati con macabro gusto propagandistico, la pratica quotidiana dei lutti, delle invalidità, delle malattie croniche, dei calvari oncologici non più contestabile, non più rimovibile e la corroborano i dati, le statistiche, le ammissioni, gli studi, la casistica comparata. Del resto, perché altrimenti versare fiumi di soldi, miliardi, per “pagare quasi tutti i giornalisti di quasi tutto il mondo” come ha detto l'ex senatore repubblicano Ron Paul al Congresso americano? E nessuno lo ha smentito, anzi sono uscite le tariffe, stanno sgorgando i nomi, le facce. Le prove scientifiche negli ultimi due, tre anni si sono susseguite, accatastate fino a travolgere la verità fittizia dell'agenda vaccinale, arrivano perfino dai costruttori di vaccini o di laboratori, chi ancora le nega non può farlo con residua buona fede o per ostinata ignoranza, ogni giorno, da tutto il mondo, riscontri e analisi confermano la correlazione tra i vaccini anticovid e praticamente tutte le patologie conosciute, non escludendone di nuove almeno quanto a virulenza, a voracità distruttiva.

Talmente numerose da poterci fare dei libri, chi scrive ne ha già pubblicati tre, solo su questa testata ne vengono riferite quotidianamente, da anni e tutte debitamente riportate quanto a fonti che sono cliniche, mediche, per dire istituzionali, vengono dai centri di ricerca, dalle università, non dalle improvvisazioni social. Ma gli improvvisatori dell'informazione non si rassegnano e, nel loro modo volatile, di retorica vaporosa, fumosa, insistono nella difesa dell'indifendibile; e questo va bene, questo finisce per confermare che i sieri fanno quello che fanno e che i loro primi Stranamore, come la Karikò premio Nobel, come il dottor Malone subito pentito, riconoscono; finisce anche per far risaltare con maggiore evidenza l'approssimazione propagandistica ammantata da rigore, da rispetto di una scienza inesistente così come viene agitata, scomodata. Ci sono siti confusionari che mettono dentro di tutto, come certo Alessandria today: non sentono ragioni e arrivano alla somma distorsione o autoinganno dei ciechi volontari: i vaccini hanno salvato l'umanità e niente e nessuno ne dimostra gli effetti avversi. Nessun turbocancro, nessuna modificazione genetica, ovviamente girando al largo: “Le principali istituzioni mediche e di ricerca smentiscono categoricamente questa teoria, definendola infondata e priva di basi scientifiche”. Così, in modo apodittico quanto vago, non comprovato. Quali principali istituzioni? Non ne viene citata una, mentre si abbonda in avverbi stentorei, categoricamente, che è come il FALSO!!!, maiuscolo e con tre esclamativi, come il FUORI CONTESTO messo storto, drammaticamente, per quella comunicazione fumettistica intesa a colpire visivamente, in modo pubblicitario.

Nei contenuti di questi aggregatori propagandistici non si trova nessuna smentita alle loro smentite, è sempre un girarci intorno fingendo scrupolo e rigore oggettivo. Poi vai a vedere e qual è l'unica fonte? L'OMS che è sotto accusa per avere sistematicamente dirottato, ostacolato verità e comprensione quanto a origine del virus e dell'antivirus, proseguendo con la censura spietata, affidata ai social e alle lobby di pressione sui media, quanto alle conseguenze dall'inefficacia all'incidenza maligna. Una fonte circolare, la menzogna che si afferma in quanto tale. Si difendono le case produttrici di vaccini, che è la stessa metodologia grottesca, si abbonda in controprove basate sull'autoaffermazione pura e semplice: “I vaccini Covid-19 non influenzano il DNA. Gli mRNA contenuti nei vaccini non entrano nel nucleo delle cellule e non modificano il genoma umano, come confermato da numerosi studi”. Veramente numerosissimi studi, tutti certificati, dimostrabili, dimostrano il contrario, ma, in ogni caso, è troppo chiedere di citarne uno di questi studi innocentisti? No, niente, basta la parola, come per la dolce Euchessina. Da cui la conclusione del moralismo repressivo che abbiamo imparato a conoscere, sulla nostra pelle: “Diffondere teorie del complotto senza basi scientifiche non solo crea confusione, ma può mettere in pericolo la salute pubblica, scoraggiando le persone dalla vaccinazione e aumentando il rischio di epidemie evitabili”.

Chi l'ha scritta questa roba? Ronzulli e Speranza a 4 mani? Ma, ripetiamo, è un bene che continui a circolare, serve ad abundantiam, a esubero di evidenza anche stilistica, lessicale oltre che logica.

Il mondo volta pagina, riconosce gli errori e gli abominii, l'effetto domino parte dagli Stati Uniti, molto resta da fare e la verità completa non si saprà mai ma, se non altro, non è più lecito fingere, negare. La nomina di Robert Kennedy jr non può essere liquidata come il trionfo di un complottista novax, questa è roba che può dire un Burioni nel suo solito modo scomposto, ma la verità è che arriva come effetto avverso dopo anni di propaganda menzognera e insostenibile, è uno di quei processi storici di rimbalzo, per reazione, per saturazione. E al mondo pare cosa normale e magari positiva nel senso del ristabilimento possibile di una realtà, sempre da sorvegliare, da controllare come ogni verità, guai a buttar via il bambino con l'acqua sporca, il bambino della prudenza, della cautela, del dubbio, ma che almeno si ricominci a discutere, a misurarsi sulle prove vere, sulle evidenze. Fatto sta che in questi anni di prudenza era delittuoso solo a sentirne parlare, la propaganda degenerata in smania, in fanatismo, chi opponeva scetticismo, o semplicemente gli effetti constatati nel suo sangue, nella sua stessa carne veniva maledetto, emarginato in fama di untore, di eretico. Così si è favorita una strage perenne dalle proporzioni ancora sconosciute ma apocalittiche. Il mondo ne va prendendo atto, il caso Italia come al solito più fangoso, più magmatico, ma faticosamente ci si arriva anche qui, anche grazie agli eccessi quasi automatici, per emulazione o per rimozione, di politici, parassiti dello spettacolo, improvvisatori in fama di divulgatori, apprendisti di quei fact checker ormai sbugiardati per quegli apprendisti giornalisti che erano. In Corea, massima stazione vaccinale dell'estremo oriente, trovano stecchita in casa sua l'attice ventiquattrenne Kim Sae-ron, famosa per i suoi ruoli nelle pellicole infantili. Un malore improvviso, come è sempre successo.

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