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Uap: "Gli italiani devono saperlo. Con il nuovo tariffario gravissimi problemi nell'erogare servizi a cittadini"

"Informare i cittadini italiani delle gravissime problematiche che possono emergere sia per gli ospedali pubblici che per quelli privati e per le strutture private accreditate dalla concreta applicazione del decreto tariffe, che rende impossibile l'erogazione dei servizi essenziali e l'abbattimento delle liste di attesa"

18 Gennaio 2025

Uap: "Gli italiani devono saperlo. Con il nuovo tariffario gravissimi problemi nell'erogare servizi a cittadini"

Mariastella Giorlandino Presidente U.a.p., Unione Nazionale Ambulatori, Poliambulatori, Enti e Ospedalità Privata

L’U.A.P., Unione Nazionale Ambulatori, Poliambulatori, Enti e Ospedalità Privata, unitamente alle maggiori associazioni di categoria rappresentative delle 27.000 strutture sanitarie accreditate, compresa l’ospedalità accreditata, comunica che il 22 gennaio p.v. dalle ore 11:00 alle ore 13:00, presso la Club House di Piazza Montecitorio n. 116, si terrà la conferenza stampa sulle conseguenze dell’applicazione del nuovo Nomenclatore tariffario, entrato in vigore il 30 dicembre u.sc..

Alla conferenza stampa, moderata dal Dott. Alessandro Cecchi Paone, saranno presenti Maria Grazia Cucinotta, sempre pronta a difendere la salute delle persone fragili, Mons. Paglia, la Presidente dell’U.A.P., Dott.ssa Mariastella Giorlandino, il Presidente di ANMED, Dott.ssa Elisa Interlandi, il Presidente dell’Ordine Nazionale dei Medici, Dott. Filippo Anelli, il Presidente dell’Ordine dei Medici del Lazio, Dott. Antonio Magi, il consigliere dell’Ordine dei Medici di Roma e rappresentante AIFA, Prof. Giovanni Carnovale, il Dott. Pierino Di Silverio, il Presidente di FederAnisap, Dott. Valter Rufini, il Direttore Generale di A.I.S.I., Dott. Giovanni Onesti, il rappresentante dell’AIOP della Regione Lazio, Dott. Maurizio Picozzi, il Presidente di CONFAPI Salute, Università e Ricerca, Dott. Michele Colaci, il Presidente di AMSI,UMEM e Unire per Unire, Prof. Foad Aodi, il Rappresentante Confapi Puglia, Dott. Aldo Allegretti, il Presidente di FederBiologi, Dott.ssa Elisabetta Argenziano, oltre ai maggiori esponenti delle Istituzioni e del mondo della politica, che stanno inviando le proprie adesioni, tra i quali il Sen. Gasparri, il Sen. Domenico Gramazio, l’On.le Renata Polverini, l’On.le Lacarra, l’On.le Faraone, l'On.le Laura Castelli nonché i rappresentanti dei sindacati, alla luce dei licenziamenti già effettuati e delle lettere di prelicenziamento inviate dalle strutture del Sud Italia e la nuova sezione “fornitori” dell’U.A.P., fortemente colpita dai tagli del nomenclatore e costretti a chiudere, come tutto l’indotto che ruota attorno alla sanità.


In questa sede verranno esibiti i dati della petizione telematica e della petizione cartacea, che superano le 70.000 firme, in considerazione della grande difficoltà in cui versano le aziende sane del c.d. made in Italy, che vorrebbero una tutela per la prosecuzione delle proprie aziende. Al riguardo, l’U.A.P. vuole informare i cittadini italiani delle gravissime problematiche che possono emergere sia per gli ospedali pubblici, che per quelli privati e per le strutture private accreditate dalla concreta applicazione del Decreto Tariffe, che rende impossibile l’erogazione dei servizi essenziali e l’abbattimento delle liste di attesa.

In particolare, occorre chiarire che la sospensiva del nomenclatore richiesta da U.A.P., AIOP, ANISAP e ANMED, concessa il 30 dicembre e annullata solo qualche ora dopo, avrebbe tutelato i cittadini italiani evitando i disagi e i disservizi causati agli stessi da una politica che nega l’accesso alla tutela della salute. La mancanza di dialogo con gli operatori del settore, gestendo con prepotenza l’entrata in vigore del decreto, ha generato l’impossibilità ad operare soprattutto nelle regioni del Sud, provocando un blocco prescrittivo dei medici di famiglia e di conseguenza la paralisi del sistema informatico delle prestazioni da parte delle strutture pubbliche e private. La sospensiva avrebbe garantito i tempi necessari per organizzare il servizio ed evitare il caos, ma soprattutto avrebbe dato la possibilità di modificare con i giusti tempi gli importi sia per i LEA che per le tariffe.

L’U.A.P. insieme a tutte le associazioni di categoria presenti, ci tiene a chiarire che non sono espressioni politiche, ma chiede trasparenza, legalità e verità per la tutela della salute nazionale, degli ospedali pubblici, delle strutture accreditate e dei nostri cittadini. Inoltre, parteciperanno i cittadini maggiormente colpiti da questo provvedimento, che saranno chiamati a raccontare la loro storia.

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