11 Novembre 2024
Mariastella Giorlandino
Con i tagli alle tariffe previste nel nuovo Nomenclatore Tariffario, "parliamo fino al 38% su prezzi fermi da 30 anni, rischiamo di chiudere. Queste non consentiranno più di coprire le spese e il rischio e' quello di un deficit totale degli Ospedali pubblici in piano di rientro, del fallimento delle strutture sanitarie private accreditate, con conseguenze occupazionali".
L'allarme arriva dall'Unione nazionale Ambulatori, Poliambulatori, Enti e Ospedalità privata accreditata (UAP), che ha organizzato una conferenza stampa presso l'Università degli Studi di Roma 'Guglielmo Marconi'.
Per la presidente UAP, Mariastella Giorlandino, questa situazione peggiorerà ancor di più la problematica delle liste di attesa, "in quanto le strutture sanitarie accreditate non saranno più in grado di poter erogare ulteriori prestazioni volte al recupero delle mancate diagnosi a causa di tariffe del tutto inadeguate". Il nuovo nomenclatore tariffario entrerà in vigore il primo gennaio 2025, ma alcune regioni potrebbe anticipare anche dal primo dicembre 2024.
"Chiediamo al governo - ha aggiunto - di rivalutare la gestione dei fondi e della spesa sanitaria: i previsti tagli ai rimborsi comprometteranno gravemente la possibilità per i cittadini italiani di ricevere un Servizio sanitario che rispetti i principi di universalità, uguaglianza ed equità previsti dal Ssn, e quindi la necessaria protezione del diritto fondamentale alla salute, sia individuale che collettiva".
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