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Vaccino Covid, “inculate 436 persone col siero”, errore di battitura o outing su effetti avversi de Il Gazzettino?

Molte persone si stanno domandando se questa non sia una vera e propria “ammissione di verità”, da parte di alcuni media, sugli effetti avversi del vaccino Covid

29 Ottobre 2024

Vaccino Covid, “inculate 436 persone col siero”, errore di battitura o outing su effetti avversi de Il Gazzettino?

articolo de Il Gazzettino, fonte X @nonleggerlo

Inculati 436 Covid e 733 sieri antifluenzali. Si replica il 9 novembre”, così Il Gazzettino ha scritto nel sottotitolo di un'articolo sull'Open Day Usl 2 contro influenza e Covid. Molti si stanno domandando se questa non sia una vera e propria “ammissione di verità” da parte di alcuni media sugli effetti avversi del vaccino Covid. Alcuni penseranno, invece, ad un piccolo errore di battitura per Il Gazzettino che, nel suo articolo, aveva pubblicato i dati inerenti all'ultima campagna vaccinale tenutasi a Treviso

Vaccino Covid, “inculate 436 persone col siero”, errore di battitura o outing su effetti avversi?

Nell'articolo “incriminato” de Il Gazzettino si è fatto il punto sulla giornata di vaccinazioni Covid e di antinfluenzale tenutasi a Treviso. La giornata ha prodotto 436inoculazioni” di siero anti Covid e 733 di siero antinfluenzale, con un totale di 826 persone inoculate dal siero. Inoltre, questo “evento” sarebbe stato proprio organizzato per facilitare soprattutto l'inoculazione a “anziani e fragili”. Il Gazzettino avrebbe forse, attraverso un insolito gioco di parole, invece, mostrato la verità sui vaccini Covid?

Metaforicamente questo “errore” potrebbe essere letto in una chiave diversa, come se qualcuno stesse cercando di “avvisarci” sugli effetti avversi del vaccino anti Covid. Alla gente potrebbe essere forse stato inoculato un siero “inefficace” o al momento non più utile? Infatti, questa chiave di lettura risulterebbe consona a tutte le notizie inerenti agli affetti avversi che hanno colpito numerose persone dopo la somministrazione del vaccino.

Non è da dimenticare il caso, ad esempio, di Emilia Padovano, la 52 enne rimasta invalida dopo l'inoculazione del vaccino. La sua paralisi al volto, infatti, è stata riconosciuta dallo Stato come direttamente correlata al vaccino Covid. Nonostante questo, da come si legge nell'articolo de Il Gazzettino, l'Usl “è pronta a continuare”  con la propria campagna vaccinale il 9 novembre.

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