16 Ottobre 2024
fonte: Twitter @gadlernertweet
Il Covid è finito già da un pezzo ma l'allarmismo no. È per questo che alcuni ospedali hanno deciso di reintrodurre la mascherina obbligatoria. Non è un obbligo che proviene dal governo, anche se nell'ultima circolare era illustrato il fatto che alcuni ospedali potessero reintrodurre l'obbligo della mascherina per l'ingresso o per alcuni reparti sensibili. Detto, fatto. Uno di questi casi si trova a Brescia, dove l'Asst della Valcamonica ha deciso di reintrodurre una delle misure di bandiera del Covid. E anche nelle zone limitrofe a Desenzano, Manerbio e Gavardo le mascherine diventano "fortemente raccomandate".
Il Covid è alle spalle ma non sembrerebbe essere così per alcuni ospedali, che si sono fatti prendere dall'allarmismo ed hanno deciso di reintrodurre una delle misure principali della pandemia, vale a dire la mascherina obbligatoria. Solo per entrare negli ospedali quantomeno. Il perché ha provato a spiegarlo Federsanità Anci: "In queste settimane in molte regioni del Paese, come ad esempio in Campania, sono state diramate indicazioni per gli ospedali per l’utilizzo dei dispositivi di protezione soprattutto per i reparti a rischio. L’aspetto epidemiologico è importante ma di più lo è la consapevolezza dei cittadini nello scegliere comportamenti adeguati".
L'obbligo era caduto lo scorso luglio. Era l'ultimo rimasto e per questo quasi tutti gli italiani credevano che il peggio anche dal punto di vista legislativo, fosse alle spalle. La circolare del ministero della Salute apriva però alla discrezionalità dei direttori sanitari che possono "valutare l'opportunità di disporre l'uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie nei diversi contesti della propria struttura, tenendo conto della diffusione dei virus a trasmissione aerea, delle caratteristiche degli ambienti nonché della tipologia di pazienti, lavoratori o visitatori che li frequentano, in funzione del livello di rischio di infezione e/o trasmissione". Tradotto: l'esecutivo non si prende nessuna responsabilità nell'eventualità in cui gli ospedali decidessero da un giorno all'altro di reintrodurre una delle misure di bandiera del Covid.
Peccato però che il ritorno alle origini sia stato criticato anche dalla "virostar" Matteo Bassetti: "È assurdo e va fatta una battaglia su questo. Gli ospedali non possono essere prigionieri di queste misure anti-Covid o dei tamponi che ancora vengono chiesti per il trasferimento dei pazienti o per fare gli esami e le visite. È sconcertante e secondo me si dovrebbe dire ai cittadini di rifiutarsi di fare un tampone. Voglio vedere se in tempi come questi non viene fatta una prestazione perché una persona non ha il test del Covid negativo: scatta subito la denuncia alla procura".
"Prendiamo spunto dal caso di Brescia, ma ci sono retaggi dell'impianto di misure anti-Covid - aggiunge - ci sono una serie di centri in Italia che applicano queste norme. E non solo. Sui viaggi aerei di Ita, l'ho letto pochi giorni fa, si suggerisce di non sostare davanti ai bagni per non creare assembramenti. Sono regole del 2020, è allucinante".
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia