10 Ottobre 2024
Il 10 ottobre 2024 si celebra la Giornata Mondiale della Salute Mentale e i numeri sono piuttosto preoccupanti, si stima infatti che in Europa ci siano 11,2 milioni di bambini e di giovani con problemi psicologici o psichici entro i 19 anni. Inoltre il suicidio sarebbe la seconda causa di morte (dopo gli incidenti stradali) tra i 15 e i 19 anni. I numeri avrebbero iniziato ad aumentare dopo il lockdown, a causa delle misure restrittive che hanno portato tutti gli adolescenti e i bambini a cambiare il loro stile di vita, chiudendosi in casa.
Tra i disturbi principali vi sarebbero ansia e depressione. Si segnala un aumento degli ansiolitici, dei sonniferi, degli antidepressivi e degli psicofarmaci in generale.
I problemi mentali mostrano un trend crescente di anno in anno, con una spinta dopo le misure restrittive imposte dai governi Conte e Draghi, come il lockdown, il distanziamento sociale, obblighi vaccinali contro il Covid con Green pass e Super Green Pass. I ragazzi soffrirebbero sempre più di ansia, depressione, problemi comportamentali e sociali. Sarebbero aumentati anche gli episodi di violenza in famiglia, compresi gli atti violenti dei figli nei confronti dei genitori.
In Europa sono oltre 11,2 i milioni di giovani e bambini con disturbi mentali. In particolare, 5,9 milioni sono maschi e 5,3 sono femmine fino a 19 anni. Tra le persone di età compresa tra i 15 e i 19 anni, circa l‘8% soffre di ansia e il 4% di depressione.
I dati sono stati resi noti dall’Unicef nella pubblicazione "Child and adolescent mental health – The State of Children in the European Union 2024", in occasione della settimana europea della salute mentale.
Il dato più drammatico riguarda il suicidio. Stando ai dati, infatti, è la seconda causa di morte (dopo gli incidenti stradali) tra i giovani fra i 15 e i 19 anni nell’Ue. Tra i ragazzi è aumentato anche l'uso di psicofarmaci, antidepressivi, ansiolitici, sonniferi.
In generale in Italia, nel 2023 il 19,8% delle persone ha assunto farmaci come ansiolitici (85,1%), antidepressivi (51,2%), stabilizzatori dell'umore (40,5%) e antipsicotici (21,4%), soprattutto donne over 65 (21,7% rispetto al 17,8% di uomini).
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