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"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Dal Giappone arriva il Supervax: non immunizza ma contagia tutti, anche chi non lo prende. Per sempre. A morte.

Una volta dimostrato che il vaccino Covid non funzionava, la soluzione è insistere nell'infamia: un siero cento volte più potente e più letale, con la scusa di combattere i cancri che, invece, origina. Un capolavoro della finanza farmaceutica, che dà il Nobel agli stregoni.

08 Ottobre 2024

Per il tempo che resta

L'ultimo libro appena uscito sui veleni vaccinali l'ho chiamato “Per il tempo che resta” ma non pensavo di essere così profetico: dal Giappone il mio amico Andrea Stramezzi, che ormai gira il mondo da Cassandra inascoltata, lancia un allarme terrificante: è in rampa di lancio, con tanto di campagna pubblicitaria, un siero “Replicon” che, se abbiamo capito bene, per farla breve decuplica sia l'mRNA messaggero che la tossina Spike, a dire i meccanismi comprovati quali responsabili delle peggiori e più micidiali degenerazioni neoplasiche o cardiache. L'intento dichiarato è quello di sradicare i tumori con l'onda d'urto della manipolazione genetica, ma tumori a loro volta indotti dai medesimi preparati, in una spirale allucinante; se ancora non basta, la tecnologia di cui sopra viene inoculata in dose tale da permanere a vita nell'organismo, con l'effetto di propagarsi anche a chi non l'ha assunta, vale a dire all'intera popolazione mondiale. Se non è un Olocausto globale questo! Dunque, ricapitolando: il pianeta scopre un virus mai del tutto spiegato ma dalle conseguenze, si afferma, letali, che si cerca di debellare con un vaccino ugualmente mai chiarito, il che ha senso: se una minaccia resta misteriosa, l'antidoto non può che essere al pari misterioso e in tema di vaccini il meccanismo, volere volare, è il solito: combattere il male con dosi infinitesimali dello stesso male, è la vecchissima cura di Mitridate al netto delle diavolerie ricombinatorie da apprendisti stregoni. Male ignoto, rimedio ignoto, conseguenze fin troppo note. La sto facendo semplice, per esigenze di chiarezza, ma non credo di tradire il senso ultimo. La morale è tipica di questo tempo senza più senso né prudenza, improntato a definitiva irresponsabilità criminale: ti impongo un preparato garantendotelo come sicuro, efficace, definitivo, che tale si dimostra solo negli effetti avversi, non funziona, non immunizza, non isola il male, che mutando costantemente lo elude: dopo una strage dai numeri non precisati, ma che al momento si ipotizza in circa 50 milioni di morti in tre anni, oltre ad un multiplo di malati gravi o cronici, l'industria del farmaco tira fuori un prodotto dieci, cento volte più micidiale, che ha rinunciato definitivamente a immunizzare, viceversa punta a contagiare tutti. Perché? Perché in tal modo tutti si ammaleranno dovendo ricorrere a ulteriori vaccini,all'infinito.  Per il tempo che resta.

Se lo fanno, se il Giappone dei samurai apre la strada, è perché sanno di poterlo fare, sanno che la gente alla lunga si adegua, cede alla paura e alla propaganda. Ormai non si vaccina più nessuno, vuoi per saturazione, vuoi per constatazione, e la finanza che ha preso il posto della produzione, che produce miraggi e inganni e malattie e compera i governi e l'informazione per avere campo libero, sforna prodotti senza margine di scampo. Ancora una volta, la riduco all'osso, ma questo è. “Per il tempo che resta”, cioè quelle nostre sono vite a termine, salute a scadenza, e fin che tempo ci resta saremo costretti a difenderci. Con quali Possibilità di successo? Parlo con due amici entrambi novax ma sicurissimi: dopo il Covid, esattamente come chi si era vaccinato, hanno sentito il corpo incrinarsi, non rispondere più, come invaso da una cosa, una bestia che lo mangia dentro. A distanza di due anni entrambi si sono scoperti dei cancri improvvisi e violentissimi. L'antidoto come il morbo, capace di scatenare le stesse conseguenze. Non era vero che il Covid fosse roba da poco, poteva essere curato bene e facilmente coi farmaci giusti, puntualmente impediti da tutti i governi, ma questo è un altro paio di maniche, il Covid a lasciarlo fare innescava le stesse conseguenze riscontrate con le “pere” di Pfizer o Moderna. Adesso si scopre l'ennesimo segreto di Pulcinella, il Covid può lasciare istupiditi, obnubilati, causa un invecchiamento precoce anche di venti anni, stende “la nebbia nel cervello” e agendo sull'ipotalamo pregiudica il controllo degli impulsi. Tutte cose che basta uscire, avventurarsi nel traffico e le ritrovi subito, a pelle, magari anche la tua. Il Covid o il vaccino? Ma è una domanda oziosa, identico il “prodotto”, identiche le reazioni. E sono bombe chimiche, batteriologiche, lungamente preparate in laboratorio, da cui il segreto, ostinato, militare, sulle vere origini.

La gente sa ma rimuove. Uno di questi amici mi chiama mentre sto in un centro commerciale e per sostenerlo, per lenire la sua pena di dannato in un inferno che conosco bene, sono costretto a “parlare nell'orologio”, tenendo il tono di voce un po' troppo alto: la reazione delle commesse è impagabile, “Ma chi è quel rompicoglioni?”, “Ah, è un novax”, con regolamentare smorfia di disgusto. E sto consolando un malato di cancro. La gente sa ma non vuole sentire e non vuole sapere. Quello che non sa o di cui non si cura o che non mette insieme sono le dinamiche sopra le sue teste. La nostra trasformista da Colle Oppio a palazzo Chigi, in urgente bisogno di sostegno e di finanze, si affida a Microsoft dove continua a comandare il Bill Gates apostolo e produttore di “vaccini”, come al fondo globale Blackrock che ha in pancia l'8 percento di Pfizer e coi suoi 8000 miliardi di dollari decide, da “banca mondiale ombra”, le politiche sanitarie di tutti i governi. Secondo voi come finirà? Non c'è solo il Replicon di cui parla Stramezzi, l'industria dei sieri deve superare l'empasse e sforna pozioni a raffica dirottando l'informazione pubblicitaria sulle apocalissi influenzali: pretestuose, ma non del tutto se è vero che le influenze degli ultimi anni, così come le bronchiti e le altre patologie ordinarie, risultano di inusitata violenza e persistenza, e chi ci impedisce di sospettarle anche quelle manipolate, potenziate in laboratorio? Tanto più che la nube di vaghezza è la stessa. Moderna sta testando, alla maniera che conosciamo, un vaccino anti Norovirus “infezione particolarmente contagiosa con vomito e diarrea che provoca duecentomila morti l'anno”. Tutto così approssimativo, ma pervasivo. Al resto pensa la comunicazione distorsiva sparpagliata per siti e sitarelli nel web: “Nel 2019, circa lo 0,3 percento degli americani di età compresa tra 18 e 44 anni ha avuto un infarto, ma l'anno scorso la percentuale è salita allo 0,5 percento, ovvero uno su 200. Anche se può sembrare un numero relativamente basso, rappresenta un aumento del 66 percento dei casi in soli quattro anni, un dato che i medici definiscono "allarmante". Significa anche che un paziente su cinque colpito da infarto ha ora meno di 40 anni. In gioco ci sono diversi fattori, tra cui l'uso dilagante di droghe, l'obesità, gli stili di vita sedentari e le cattive diete. Ma la tempistica implica fortemente che la pandemia di Covid abbia giocato un ruolo”. Il Covid sì, il vaccino no anche se è la stessa cosa. Sarà un caso, ma tutti questi stregoni dell'mRNA e della Spyke finiscono insigniti del Nobel. A cosa? All'arma definitiva di distruzione di massa?

Lo stile di vita è la formula arcana ma onnicomprensiva, funziona per tutto proprio perché imprecisata, può contemplare il dilagare delle droghe come dei ciccioni. Anche il povero Neeskens, il campione olandese degli anni '70? Anche lui, se è morto di colpo è colpa del suo stile di vita, che è come dire qualcosa avrà pur fatto. L'eterno ricatto, se non sei come decidiamo noi, non ti salvi. Ma se sei come decidiamo noi non ti salvi lo stesso. Ma funziona, uno di questi provocatori da social mi informa che non vede l'ora di farsi la quinta dose perché lui crede “alla scienza non agli sciamani”. Quando gli rispondo che, in base alla scienza, ci sono forti probabilità di leggerlo presto tra i de profundis, è talmente convinto delle sue scelte che si mette a fare scongiuri. Poi passa ad augurarmi di morire, siccome il vaccino è innocuo ma già che l'ho fatto...

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