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"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Tutto pare irreale a questo mondo, ma una cosa è certa: la psicosi resta, i vaccini aumentano e la prigionia di Stato tornerà

Le vittime ancora insolentite da chi le rese tali e il motivo è chiaro: sanno di poterselo permettere, sanno che la commissione Covid, cioè il regime, è lì per tutelare se stesso. Ma non gli basta, appena Meloni cade ci aspettano nuove e peggiori schedature, reclusioni, ricatti.

27 Agosto 2024

Vaccini

Se l’ex ministro Speranza torna a insolentire i parenti delle vittime è perché sa di poterselo permettere, si sente protetto ovvero la commissione Covid a guida Ronzulli è l’ennesima farsa e oscena farsa dove i colpevoli si premiano sulle ceneri delle vittime. All’Inps del grillino Tridico nascondevano già gli effetti avversi, all’ISS sapevano ma tacevano, all’AIFA mentivano come respiravano, l’idrossiclorochina che funzionava veniva boicottata e diffamata dai vaccinisti a libro paga, le morti fulminee ma non più improvvise continuano a crescere, i cosiddetti vip più erano vaccinati e più cadono come mosche ma senza sospetto di correlazione, l’informazione mascalzona indulge sugli stili di vita che favorirebbero il cancro e sponsorizza vaccini cancerogeni e carni sintetiche cangerogene, le pandemie fabbricate dall’OMS muoiono sul nascere ma le regioni rosse comprano ancora centinaia di migliaia di vaccini inutili e tossici in attesa che le istituzioni finanziarie sovranazionali li impongano per qualsiasi attività fisiologica, i vaccinatori pentiti come il dottore Giovanni Morassi ammettono i loro rimorsi ma troppo tardi, la battaglia è persa, saremo condannati ad ammalarci per alimentare il colossale giro dell’affarismo totalitario in salsa paternalistica: vi ammazziamo, ma lo facciamo per voi. Da settembre per gli ultrasessantenni anche il vaccino per la bronchiolite che coglie gli infanti fino a18 mesi e questa non sarebbe una strage organizzata? E questo sarebbe il governo Meloni che doveva proteggerci dalle follie sanitarie della sinistra?

Non c’è più possibilità di far trionfare la verità possibile perché non è più possibile distinguere il vero dal falso allo stesso modo in cui non è più distinguibile la ricchezza pulita da quella sconcia: se lo Stato foraggia la criminalità organizzata con mezzi formalmente legali come il reddito di cittadinanza grillino o una delle mille sovvenzioni chiamate bonus, la mafia commette un crimine? No, si limita a riceverlo e ringrazia. E questa è la precisa ragione per cui nessuna riforma in direzione federalista si farà mai, le concepiscono astruse e farraginose proprio per renderle impraticabili. Ma chi le vuole davvero? La “linea delle palme e del caffè”, metafora di Sciascia in allusione alla mafia, oggi indica la penetrazione nel sud della finanza criminale ma lecita che porta anche i partiti nordisti, secessionisti dentro il Meridione criminale, da cui la generale pervicace inerzia dietro il velo delle proposte e delle polemiche. E così sia. Non c’è più differenza tra vero e falso, tra reale e finzione perché non esiste più il reale e non esiste più la finzione. Dietro l’arresto del boss di Telegram, Durov, il dibattito si aggroviglia sui pretesti ma le attività criminali veicolate dal social sono meno che pretesto, sono puro fumo. Pavel è una spia, si accompagna con una influencer anche lei spia, custodisce tutt’altro che i giri pedofili o della droga, è di quelli che giocano su tutti i tavoli, come Assange, come in anni remoti Mario Moretti, capo delle BR tenute su dal Mossad come dai francesi della Hyperion, dalla P2 italiana come dagli americani, nell’inerzia vigile dei sovietici e dei palestinesi che a Moretti fornivano le armi a bordo del catamarano Papago, nel cuore del Mediterraneeo, finché gli saltano tutte le protezioni anche perché tutti questi a un certo punto si montano la testa, si convincono di poter essere loro a distribuire le carte dal mazzo; e alla fine scatta l’arresto che non si sa mai fatto da chi e nel reale interesse di chi, non si capisce se misura repressiva, liberticida o piuttosto protettiva di uno che si era spinto troppo oltre nel suo delirio di onnipotenza e veniva braccato dagli uomini in nero con l’ago avvelenato, la pistola a forma di stilografica o il polonio.

Sono gli ingenui a vedere il mondo spaccato in due come una mela, il mondo resta un grande immondo casino dove tutto è possibile e i nemici acerrimi si scambiano massacri e favori. E la finanza che ha mangiato tutto il resto, la produzione come l’informazione, l’energia come la salute, l’ideologia come la religione, orchestra e cambia gli scenari a piacimento. Il Covid, pandemia cresciuta su un virus mai spiegato, curata con un vaccino mai spiegato, ma certamente micidiale, non è uscito da un laboratorio cinese gestito da uno Stranamore americano con la fattiva collaborazione dei francesi?

Più né vero né falso, né giusto né sbagliato, né maschio né femmina, né sacro né profano. In Germania un rifugiato fa una strage, la Germania si ripensa, decide il giro di vite, tardivo, sulle importazioni facili, lo fa alla tedesca cioè rispolverando il suo atavico spirito hitleriano, parla di deportazioni, in modo osceno, ma il senso è chiaro: siamo andati troppo oltre. E la Chiesa scafista di Bergoglio che fa? Attrezza una bagnarola e manda il solito Casarini a ritirare altri duecento clandestini dei quali nulla si sa se non che appena sbarcati possono trasformarsi in tagliagole. In Italia i Servizi fanno espellere 120 potenziali stragisti, la metà solo dal 7 ottobre scorso, il che significa la deriva terroristica nella pressoché totale impossibilità di proteggerci da fanatici muniti di coltellacci. Così sia! Di sicuro c’è solo che Tajani, l’uomo di fiducia della Real Casa, traghetta Forza Italia, partito dei ricchi inventato da Berlusconi, in una succursale del PD che sostiene Ilaria Salis votata dai Carc nell’alone del brigatismo nostalgico. La Salis, la occupatrice comunista che da settembre occuperà tutte le televisioni fondate da uno che si è scannato per trent’anni coi comunisti che lo volevano morto o almeno così pareva.

Un’altra cosa pare altamente probabile in questo mare d’irrealtà: il tramonto del regime familiare meloniano a fronte dell’ennesimo ricatto europeo, o trovi 30 miliardi, subito, o sei fuori. E siccome trenta miliardi non li trovi se non ammazzando di tasse il cavallo agonizzante, Meloni per dritto o per storto a fine anno saluta e se ne va. E a quel punto il governo tecnico imposto da Mattarella, tecnico ma piddino con la stampella di Forza Italia, per prima cosa richiude ancora tutti, fosse anche solo per farla pagare alle vittime, ai loro parenti, a quelli che ancora si permettono di sopravvivere a stento, per il tempo che resta, ai danni del vaccino che doveva salvare l’umanità.

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