04 Luglio 2024
Klaus Schwab, l’inventore del World Global Forum, ha questa precisa opinione delle donne che lavorano per lui: “Puttana”. “Brutta troia”. “Sporca negra”. “Lardosa”. E le costringe a dimagrire e le caccia senza preavviso, magari dopo averle fatte molestare. Dicono alcune fuoruscite: lavorare per Schwab è l’inferno e lui è il demonio. Ma va molto d’accordo con la Baronessa Ursula e con i governanti di tutto il mondo, Italia compresa. Questo World Global Forum è una delle curiose istituzioni sovranazionali da nessuno autorizzate, di quelle che sorgono si direbbe per autogenerazione mentre sono invece prodotti della finanza globale e criminale che ha inglobato la politica. Al suo cospetto, ogni anno, il meglio delle élite, capi di Stato e di Governo, burocrati europei, industriali filantropi come i Gates, i Soros, per dire i parigrado di Schwab nel dominio totale. Sono i nuovi inclusivi, i gendarmi della moralità woke, sono i salvatori della terra e a gente così abbiamo affidato le chiavi delle nostre democrazie, inclusa l’informazione, e loro teorizzano che “al mondo ci sono almeno 4 miliardi di mangiatori inutili da eliminare” e trovano anche il sistema: “Si vaccinino tutti e 440 milioni di cittadini europei e chi si rifiuta lo si mandi a prendere dai militari e lo si uccida in carcere”. Testuale. E nessuno fiata, anzi passano per benemeriti. Aveva visto lontano Giorgio Bocca vent’anni fa: “Ci sono voluti secoli per accettare l’idea che il potere non dipendeva più dalla nascita ma dal censo, non più dall’aristocrazia agraria ma dalla borghesia imprenditoriale. E ora nel giro di pochi decenni siamo al predominio della classe manageriale, di cui il nostro capo del governo è un esponente. Qualcosa di diverso da una semplice redistribuzione del capitale e dall’affermazione di una nuova classe, è un passaggio dalla produzione alla finanza, dalle grandi famiglie industriali ai manager. Non è stato facile, come ora si dice, prendere atto di questa mutazione, uno come me se ne è accorto nella maniera meno scientifica, durante le vacanze a Courmayeur, dove si radunava questa nuova specie allo stato nascente, priva o quasi di capitale ma armata di intelligenza e di conoscenza, quasi esentata da un rapporto diretto con la produzione, ma legatissima a quello contabile, comunque portatrice della scienza nuova e dominante di tagliare le spese e aumentare i profitti che consentiva ai suoi membri la mobilità massima, oggi in un’azienda telefonica, domani automobilistica o chimica”.
L’industria chimica è precisamente quella dei vaccini che servono a sfoltire i “mangiatori inutili”, fra i quali chi scrive. Dopo un anno di cure sono l’ombra del mio orgoglio, della mia spavalderia, lottare non è servito a niente, non mi riconosco più e non tornerò più quello di prima, neppure lontanamente. Un anno di chemioterapia mi ha stracciato: la mia pelle è ridotta a squame, la mia anima è in lacerti di dolore e ormai ogni accidente mi centra, mi ghermisce: una bronchite o tracheite o faringite non mi dà tregua ed è già un mese, perdo quasi un chilo al giorno, come avere sempre chiodi roventi e sabbia e aceto in gola e non c’è niente da fare, con gli antibiotici non passa, con gli antinfiammatori e i rimedi della nonna non passa. “Sai, sei debole, non hai più difese”. Lo so benissimo, ma questo è un lento atroce spegnersi, un ingiusto e crudele spegnersi, una salita verso un calvario che non ha una cima. E in ogni caso non è vita. Non lo è come non la è quella di Sara, di Debora, che si disfano giorno a giorno e mi dicono: “non posso morire anch’io di morte improvvisa?”.
“Passerà anche questa” mi consolano i lettori, che mi vogliono bene, ma dopo questa cosa arriva? E ti senti la coltre della morte addosso, ti senti che ormai sei destinato e non hai più voglia di insistere, solo di addormentarti per sempre, e mentre ti trascini per la strada mormori l’hanno fatto apposta, l’hanno fatto apposta. Scippati della vita, a milioni, e per di più usati anche dopo morti, come l’attrice Maria Rosaria Omaggio “deceduta dopo lunga malattia”. Ma non è proprio così, era malata, si era curata ma le continue dosi di vaccino, che la Omaggio stessa esibiva via social, le hanno scatenato una recidiva fatale. O come l’esordiente cantante Michele Merlo, stroncato a 28 anni da una emorragia cerebrale causata da leucemia fulminante. Causata da cosa? Non si dice, non si chiede, non sta bene. Non ci si chiede neppure il motivo dei 400mila nuovi casi di demenza precoce nei giovani, perfino a 19 anni, in Europa. In compenso il Corriere della Sera illustra le cause: 1-ipertensione 2-Ipoacusia non curata 3-Fumo di sigaretta 4-Sedentarietà 5-Obesità 6- Diabete 7-Scarsa istruzione 8-Consumo di alcol 9-Inquinamento atmosferico 10-Traumi cerebrali 11-Consumo di bevande alcoliche 12-Fumo passivo.
Sono i fattori di sempre, antichi come l’uomo, e non spiegano una simile incidenza improvvisa; nessuno può seriamente sostenere che l’Alzheimer, tipica malattia senile, possa insorgere a 20 anni perché uno beve alle feste, studia poco o ha la pressione alta. Ma una simile presa in giro, avallata da scienziati cialtroni e propagandisti miserabili, ci sembra normale così come ci sembra nell’ordine delle cose avere consegnato il nostro destino a mostri come questo Schwab, vestito come uno di Guerre Stellari. “All’esterno apparite puri e santi, ma dentro siete pieni di ossa di morti! Siete una generazione di vipere, serpenti, completamente privi del timore di Dio”. E Gesù Cristo ce l’aveva con gli ipocriti, gli scribi e farisei: cosa direbbe oggi dei benefattori come questi sterminatori su scala planetaria, capaci di fare impallidire il nazismo? Cosa dei servi che li esaltano? “Quali abominevoli calvari passiamo!” mi ha scritto un’amica ugualmente condannata per un momento di ingenuità, per avere accettato di farsi iniettare questo veleno a lungo rilascio che non smette mai di uccidere fino alla fine. E che fosse un veleno lo sapevano quelli che lo hanno realizzato, e adesso lo sanno tutti, lo sappiamo tutti, noi vittime come gli esaltati che ne avevano fatto un totem. Ma gli esaltati non si placano: eccoli tornare a predicare altri veleni, eccoli col solito odio per chi ne sta pagando ogni prezzo. Avendo io scritto su X che avevo finito le forze, che non mi sentivo più di resistere, che volevo togliere il disturbo, mi ha risposto uno di quelli che, con Klaus Schwab, vuole salvare l’umanità sfoltendola coi vaccini: “E chi ti trattiene?”.
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