07 Giugno 2024
Influenza Aviaria, A/H5N2: dubbi sull'aumento dell'aggressività del virus in Messico
Negli ultimi mesi, gli Stati Uniti hanno visto un aumento significativo dei casi di influenza aviaria, in particolare il virus A/H5N1, che ha colpito numerosi allevamenti di bovini in diverse regioni del paese. Questo incremento, per gli esperti sarebbe attribuibile principalmente al movimento di uccelli migratori infetti e alla densità elevata di allevamenti in alcune aree.
Ma mentre ci si interroga sulla diffusione rapida del virus H5N1, è partito un nuovo allarme per l'A/H5N2 in Messico nel pollame. Questo sottotipo influenzale, ha fatto la sua prima vittima: ieri, è morto un uomo di 59 anni. Le indagini epidemiologiche su A/H5N2 sono in corso e, secondo l'OMS: “il rischio per la popolazione generale rimane basso”. Inoltre, le indagini delle autorità sanitarie messicaene sui contatti della vittima hanno dato esito negativo.
Eppure, stando a uno studio preprint intitolato: "Le possibili origini dell'epidemia di influenza aviaria ad alta patogenicità H5N1clade 2.3.4.4b e diffusione tramite uccelli acquatici migratori", in cui vengono esaminate le dinamiche di diffusione del virus H5N1, per mezzo di uccelli acquatici migratori – gli autori della ricerca hanno sottolineato alcuni aspetti critici. L’aumento della velocità di diffusione e l’aggressività dell’influenza aviaria (H5N1clade 2.3.4.4b e ora H5N2) potrebbero aprire le porte ad un importante interrogativo sulle “eventuali perdite da laboratori” di materiale geneticamente modificato. Come quello, prodotto durante le ricerche di “guadagno di funzione” (Gain of function – Gof) per modificare un virus o studiarne una maggiore virulenza, come riportato dal quotidiano La Verità. Questo porterebbe ad diffusione nel mondo sempre più rapida del virus, con epidemie insolite nei mesi estivi e aumento di virulenza repentina sia per gli uccelli domestici sia per quelli selvatici, fino a una maggiore trasmissibilità tra specie di mammiferi. Lo dimostrerebbe il H5N1clade 2.3.4.4b che si è diffuso rapidamente, “mentre ci sono voluti nove anni perché le varianti precedenti si diffondessero dall’Europa agli Stati Uniti, questo clade è stato rilevato per la prima volta nei Paesi Bassi nell’ottobre 2020 e poi negli Stati uniti nel 2021”, riporta il preprint.
Sono diversi i laboratori, come quelli statunitensi di Southeast Poultry Research Laboratory’s (Seprl) di Athens, Georgia, dal 2021 che eseguono esperimenti di “guadagno di funzione” del virus H5Nx. Con manipolazioni genetiche “che hanno portato alcuni virus a mostrare una maggiore patogenicità”. Quindi, i dubbi sulle vere origini dei virus, sulle mutazioni genetiche - dovute agli adattamenti naturali delle varie specie animali oppure “create” dalla mano dell’uomo - sono ancora tanti. Il virologo olandese Ron Fouchier, uno dei massimi esperti dell’H5N1, ammette che: “nel 2012 assieme a dei colleghi aveva modificato l’H5N1 affinché fosse trasmissibile per via aerea” con alterazioni genetiche nei furetti presso l’Erasmus Center di Rotterdam. La scienza procede veloce nella ricerca di nuove cure, ma il rischio di “errori” potrebbe essere alto. E non solo, sull’influenza aviaria.
Informazioni sul Virus A/H5N2
L'influenza aviaria A/H5N2 è un sottotipo del virus dell'influenza aviaria. È meno noto rispetto al più diffuso H5N1, ma ha comunque la capacità di infettare diverse specie di uccelli. Il virus H5N2 è stato rilevato principalmente in volatili, ma i casi di infezione negli esseri umani sono estremamente rari.
In Messico e negli altri Paesi
Non è ancora chiaro come il virus H5N2 sia arrivato in Messico. Le autorità sanitarie stanno indagando le possibili fonti di infezione. Spesso, la diffusione del virus aviario è legata al commercio di pollame infetto o al contatto con uccelli migratori che trasportano il virus.
Il virus H5N2 è stato rilevato in diversi paesi:
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