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Fauci, lo Stranamore di Biden, finalmente ammette: "Mi sono inventato tutto dalle mascherine alle distanze". Ma in Italia lo premiamo

La verità emerge un pezzo alla volta ma ancora ne resta troppa da scoprire. Specie da noi, dove nessuno ha titoli per inseguirla.

05 Giugno 2024

Anthony Fauci

Nel giorno in cui il vecchio terrorista dell’OMS Tedros Ghebreyesus scioglie il suo anatema sui “novax”, “vanno schiacciati, eliminati tutti”, arrivano le ammissioni del dottor Stranamore Fauci incalzato al Congresso dai Repubblicani: “Mi sono inventato tutto dal distanziamento alle mascherine”. Quanto a dire la conferma di una congiura globale, colossale anche se il sito di potere Dagospia, megafono del mattarellismo per il tramite di Travaglio, chiama complottari quelli che vedono i complotti di Fauci. Che dirà adesso quell’infermiera che sotto chemio mi imponeva la mascherina soffocante, provocandomi: “Se non era per il vaccino tu eri già morto”? Niente direbbe, loro hanno sempre ragione, basta rimuovere, basta non voler sapere. Fauci, come l’Emiliano di Trinità, “dice tutto”. Allora vediamo in sintesi chi è questo Fauci. Medico, consigliere di Biden, la sua responsabilità abissale è duplice e si direbbe consequenziale: stava dietro agli esperimenti criminali del laboratorio cinese di Wuhan da dove è sfuggito un virus mai compreso, mai chiarito e poi dietro alla strategia vaccinale mondiale per un morbo mai abbastanza conosciuto. Con gli effetti che si sarebbero visti, morti “improvvise” e patologie inaudite a milioni. “Qualcosa dovevamo pur fare” dice Fauci e il bello è che i suoi orientamenti sono stati seguiti in modo pedissequo dai governi di tutto il mondo, particolarmente quello italiano retto dal grillino di laboratorio Conte. Chissà se un giorno arriveremo a sapere anche chi ha guadagnato cosa per avere avallato strategie demenziali, criminali, totalitarie. Di sicuro c’è che Fauci e gli altri scienziati affaristi si sono spartiti oltre 700 milioni di dollari in royalties delle case produttrici di vaccini poi ritirati perché riconosciuti come micidiali. Ma Tedros, in un rigurgito dei vecchi tempi stragisti, tuona: “I vaccini sono sani, efficaci e abbiamo le prove”.

Le prove? Fauci adesso riconosce che i vaccini non funzionano “ma non potevamo saperlo” come non funzionavano le sue trovate sul nazistoide andante, contenimento, isolamento, bambini in gabbie di plastica, incubi oltre la distopia che il nostro Pinocchietto pugliese aveva recepito in modo zelante, al crocevia tra autoritarismo cinese e americano, poi dice i complotti, poi hai voglia a non dire che questi si fanno la guerra per interposti straccioni ma intanto fanno le prove tecniche di Panopticon globale. E gli riesce. Non hanno funzionato neanche in Italia questi vaccini maledetti ma in Puglia un oscuro virologo Lopalco impone, con l’avallo del chiacchieratissimo governatore Emiliano, vessazioni e obblighi come ai bei tempi, 4 dosi a tutti a cominciare dai bambini e i ragazzini se no niente scuola e niente aria libera. Per dirla come Tedros: non esiste la realtà e neppure la scienza, esiste quello che vogliamo noi. Ribadisce Fauci ai Repubblicani che lo azzannano: “Se imporrei di nuovo i vaccini pur sapendo che non immunizzano? Certo perché qualcosa dovevo pur inventarmi”. E i Dem in suo soccorso fanno il gioco delle tre carte come i piddini italiani con Speranza: “Questa è la gogna, volete uccidere un eroe”. Ma a cadere uccisi sono sempre più poveri cristi, innocenti come cristi, in quel modo misterioso e improvviso che oramai non sorprende più, che suona come l’ennesima conferma che qualcosa è andato storto. Una quasi soubrette degli anni Ottanta, Patrizia Caselli, nota per le sue storie sentimentali con Walter Chiari e con Craxi, ammette un brutto tumore polmonare ma non è dato sapere se in conseguenza di chissà quali e quanti vaccini. Viceversa, del sindaco genovese Bucci si conosce, si ricorda l’entusiasmo, “oggi il sindaco di Genova ha proceduto alla quarta dose: ‘Ringrazio i medici e il personale sanitario. Vacciniamoci per proteggere noi stessi e le persone più fragili’”. Si è appena operato di un tumore cutaneo in faccia. Una antica vincitrice del Grande Fratello, certa Nikita Pelizon, finita nelle peste per certi corsi con cui voleva “curare la pace interiore”, a buon prezzo si sa, racconta di essere caduta in casa sua mentre mangiava una pizza, la testa “piena di pixel” per almeno un quarto d’ora, “ma vi racconterò meglio in una diretta Instagram”. Chissà se racconterà anche quante dosi si era eventualmente sparata. Un altro reduce di questi reality, Daniele Bossari, si è appena scoperto un fulmineo tumore alla bocca ma un sito lo correla, senza timor di vergogna, “alla depressione”. Lo schermidore Aldo Montano 3 anni fa volava alle Olimpiadi, adesso gira con una protesi all’anca e dice: supereremo anche questa. E nessuno gli chiede niente così come nessuno dice niente sul karateka vicentino Loris Comparin schiantato da una tonsillite acuta, come fosse normale una tonsillite letale per di più in un cultore di sport di contatto. Ci sono giornali di regime come il Messaggero che parlano di sorprendenti casi di rinovirus a ridosso dell’estate, “oltre 150mila”, senza sapersi spiegare come mai. Ma la risposta è semplice e la conosce anche un bambino, sta nel crollo delle difese a seguito di vaccini che hanno demolito il sistema immunitario. Però conviene chiamare “rinovirus” il comune raffreddore, così si può concludere che, essendo un virus, necessita di un vaccino. Vaccinare contro i raffreddori? Certo e contro tutto il resto dal cancro alla sfiga secondo la nuova frontiera del vaccinare i sani, minare i sani. Dieci, venti vaccini concentrati nei piccoli e perfino i neonati. Diceva Fauci ai tempi d’oro: “E’ stato dimostrato che quando rendi impossibile la vita alla gente, la gente abbandona le sue stronzate e obbedisce”. E, in fuga dagli Stati Uniti, ce lo siamo presi noi, gli abbiamo dato l’immunità e un paio di laboratori come a Wuhan per continuare la sua opera di sfoltimento della popolazione come vogliono gli Schwab, i Gates, i Timmermans, i Soros e tutto l’intreccio perverso di politica tossica e industria dei veleni.

Fauci, che ha il destino nel nome, ha fatto il bello e il cattivo tempo, soprattutto cattivo, nell’America conformista e concentrazionaria di Biden ma è la stessa America che oggi lo processa, lo mette alle strette; nell’Italia del regime condiviso niente del genere, nessuno che eccepisce, nessuno che ammetta niente. Se il leghista Borghi dice l’ovvio per cui un presidente non può predicare la rinuncia alla sovranità nazionale in favore del sovrastato europeo, viene sottoposto, lui sì, a una gogna omicida pari solo a quella per Fleximan che buttava giù gli autovelox che hanno fruttato allo Stato bollettaro e ladrone 600 milioni di euro in multe in un solo anno. Nessuno osa sfiorare il potere di Mattarella che eccede in frasi anche eversive dal “consacrare la sovranità UE” al “non si invochi la libertà per non vaccinarsi, non venga dato spazio ai novax” cioè al dubbio anche ragionato, anche scientifico. Coi risultati che si sarebbero constatati. Ma è inutile aspettare ripensamenti e commissioni d’inchiesta, non si dica processi pubblici e veri. Fauci in America agiva da alter ego di Biden, il presidente, uno che contava come cento, mille Mattarella, ma oggi il senatore repubblicano Richard McCormick gli ringhia in faccia: “Vergognati!”. E Fauci abbozza. Da noi a vergognarsi debbono essere i malati, i paralizzati e i morti cui Speranza dice: hai firmato la liberatoria, peggio per te. Siete assassini. E nessuno li difende, da nessuna parte, neppure a destra dove fanno i pesci in barile e adottano tutti i diktat dell’OMS fingendo di dissociarsi e poi si giustificano: la commissione d’inchiesta non parte? Colpa della sinistra. Come se loro fossero lì per caso, di passaggio, non al comando di un Paese che non vuole fare i conti con se stesso, con i propri incubi, non vuole dire a nessuno “vergognati!” perché potrebbe sentirsi rispondere: se mi vergogno io devi vergognarti anche tu visto che eravamo d’accordo. Tutti d’accordo.

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