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Vaccino Covid, studentessa di infermieristica senza 4a dose, Asl di Lecce vieta tirocinio, legale: "Misura senza senso"

La somministrazione della quarta dose, o seconda dose di richiamo, è stata raccomandata dal Ministero della Salute. Raccomandata appunto, ma mai nessun obbligo è stato varato, a differenza della terza. La Regione Puglia ha invece deciso di imporre il richiamo ai sanitari, che il Ministero si limita a raccomandare

03 Giugno 2024

Stop tirocinio perché senza booster vaccino anti Covid-19

Se non hai fatto la quarta dose di vaccino Covid non puoi fare l'infermiera, nonostante il ministero della Salute non l'abbia mai resa obbligatoria. Accade in Puglia, dove l'Asl di Lecce ha vietato il tirocinio a una studentessa di infermieristica, che dal medico dell'ufficio sanitario aziendale si è sentita comunicare lo stop. No al tirocinio perchè aveva fatto "solo" tre dosi. 

Vaccino Covid, Asl di Lecce vieta tirocinio a studentessa di infermieristica perché senza 4a dose

Tre dosi di vaccino Covid e la certificazione della carica anticorpale che attestava la presenza di anticorpi neutralizzanti contro Sars-CoV2. In poche parole, la giovane studentessa aveva anche perso il Covid, ma tutto questo non è bastato alle autorità sanitarie della Puglia, che hanno deciso di prendere la loro strada, smarcandosi da quella del governo. È così che una studentessa come le altre che voleva inserirsi nel mondo del lavoro, ha dovuto rinunciare.

Così il legale Giovanni D'Agata: "Stiamo verificando attraverso i nostri esperti se quanto eccepito dall'Asl sia legittimo e corrispondente alle norme, anche regolamentari, attualmente vigenti". D'Agata segnala che la sua assistita non sarebbe l'unica ad avere riscontrati questi problemi. 

"Questa vicenda - che riaccende le polemiche sugli obblighi vaccinali che hanno infiammato il dibattito pubblico durante gli anni della pandemia, spaccando in due il Paese - dimostra che non si è sopita l'esigenza di una parte del mondo sanitario, tutta da dimostrare, della necessità di sottoporre ancora alcune categorie di persone ad un'ulteriore dose di vaccino anti-Covid nonostante la fine accertata della pandemia da parte delle autorità sanitarie non solo nazionali".

"Resta, inoltre, il dubbio che la procedura seguita, ove dovesse essere conforme alla normativa, sia ancora giustificabile anche sotto il profilo del principio superiore della tutela della salute e di quello del diritto individuale alle cure".

La somministrazione della quarta dose, o seconda dose di richiamo, è stata raccomandata dal Ministero della Salute. Raccomandata appunto, ma mai nessun obbligo è stato varato, a differenza della terza dose. La Regione Puglia ha invece deciso di imporre il richiamo ai sanitari, che il Ministero si limita a raccomandare.

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